PROGRESSIONE

Enciclopedia Italiana (1935)

PROGRESSIONE

Giulio Cesare Paribeni

. Musica. - Il principio della simmetria, operante nella musica, così come nelle altre arti, ha dato origine alle progressioni. In senso melodico si chiama con tale termine la periodica ripetizione di un disegno su diversi gradi della stessa scala sia verso il grave (progr. discendente) sia verso l'acuto (progressione ascendente); ovvero sui corrispondenti gradi di altra scala. Nel primo caso la progressione è tonale, nel secondo è modulante. In senso armonico la ripetizione periodica si riferisce a una serie di accordi e alla loro speciale concatenazione. In senso contrappuntistico, si tratta di un intero episodio polifonico, con l'insieme delle parti, che viene ripetuto simmetricamente in regione più acuta o più grave, con o senza modulazione. Più comunemente i tre aspetti delle progressioni si trovano compenetrati e insieme riuniti.

La progressione ha esercitato per qualche secolo una funzione importantissima, e si può dire integrante, soprattutto negli sviluppi della musica strumentale. Si può dire che non esista composizione di tal genere, nella ricca opera di J. S. Bach, dove non entri almeno un accenno di progressione.

Tendenzialmente nella progressione ascendente ha la sua base dinamica il crescendo, in quella discendente il diminuendo.

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