Apollo, Programma

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Programma spaziale statunitense, articolato in 17 missioni più alcuni lanci preparatori e realizzato dalla NASA tra il 1961 e il 1972, che ha portato alla circumnavigazione della Luna e alla discesa dell’uomo sul suolo lunare. La fase culminante del programma, il cui costo complessivo è stato di circa 25 miliardi di dollari, è consistita nell’invio sulla Luna di alcuni veicoli spaziali (essi stessi denominati A.) con equipaggio costituito da 3 astronauti.

L’attività preparatoria del programma si sviluppò nell’arco di circa 4 anni con 10 lanci sperimentali suborbitali e orbitali. Nel 1966 si svolsero i primi 3 lanci ufficiali del programma, effettuati senza equipaggio. Il 27 gennaio 1967, durante una prova di addestramento a terra, morirono i 3 astronauti V. I. Grissom, E.H. White e R.B. Chaffee per un improvviso incendio scoppiato a bordo della capsula spaziale. Durante le 3 successive missioni (1967-68) furono effettuate ulteriori prove di funzionalità, volte principalmente alla verifica dei sistemi di sicurezza. Nell’ottobre 1968 fu lanciato A. 7, il primo con equipaggio. Nel dicembre 1968 l’A. 8 compì dieci giri intorno al satellite; l’A. 9 (marzo 1969) tentò per la prima volta, nel corso di 151 orbite terrestri, lo sganciamento, l’avvicinamento e il riaggancio del modulo lunare LEM; l’A. 10 (maggio 1969) effettuò una prova generale di allunaggio, durante la quale gli astronauti Thomas Stafford e Eugene Cernan scesero, sul modulo LEM, fino a 16 km dalla superficie lunare. Con quest’ultima missione il progetto A. era pronto per portare l’uomo sulla Luna. Il 16 luglio 1969 l’Apollo 11, con a bordo gli astronauti Edwin Aldrin, Neil Armstrong e Michael Collins, iniziò il suo volo. Dopo l’entrata nell’orbita lunare, Aldrin e Armstrong si trasferirono nel LEM, mentre Collins rimase a bordo della navicella come pilota; il 20 luglio il LEM toccò la superficie lunare, nei pressi del Mare della Tranquillità: i due astronauti rimasero sulla Luna per due ore, raccogliendo campioni, scattando fotografie e installando apparecchiature di rilevamento quindi, utilizzando nuovamente il LEM, rientrarono nella navicella. La diretta televisiva dell’allunaggio venne seguita da milioni di persone in tutto il mondo. Nel novembre 1969 fu lanciato l’A. 12 che portò sulla Luna gli astronauti Charles Conrad e Alan Bean. L’A. 13, partito nell’aprile 1970, fallì la sua missione per una grave avaria durante il volo, che costrinse gli astronauti a cancellare il piano di allunaggio. La missione fallita di A. 13 fu portata a termine, dopo alcune modifiche, da A. 14, lanciato nel gennaio 1971 con a bordo Alan Shepard ed Edgar Mitchell che allunarono nell’irregolare regione di Fra Mauro, esplorandola per oltre nove ore e raccogliendo circa 43 kg di campioni. L’A. 15 fu lanciato nel luglio 1971 e David Scott e James Irwin rimasero sulla Luna per 2 giorni e 18 ore, percorrendo più di 28 km nella zona del Monte Hadley con l’aiuto di un rover elettrico a quattro ruote. Prima di lasciare l’orbita lunare, l’equipaggio lanciò un subsatellite progettato per trasmettere dati sui campi gravitazionale, magnetico e di alta energia dell’ambiente lunare. Nell’aprile 1972 gli astronauti John Young e Charles Duke, portati da A. 16, esplorarono la pianura di Cartesio. Il programma si concluse con il volo dell’A. 17, compiuto nel dicembre 1972, nel corso del quale allunarono nella regione della valle di Taurus-Littrow l’astronauta Eugene Cernan e il geologo Harrison Schmitt.

Nel 1975 fu portata a termine la missione A./Soyuz (luglio 1975), il primo programma spaziale internazionale a cui presero parte gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. I due veicoli spaziali, partiti a distanza di sette ore l’uno dall’altro, si incontrarono e unirono nell’orbita terrestre e per due giorni gli equipaggi condussero esperimenti in comune.

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