Pollo

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Nome comune degli Uccelli Galliformi Fasianidi domestici appartenenti alla specie Gallus gallus, cioè del gallo e della gallina, derivati dalle specie selvatiche del genere Gallus; hanno cresta carnosa, 2 bargigli partenti dalla base della mandibola e 2 bargigli auricolari (o orecchioni); sono originari dell’Asia. Dal confronto con le specie selvatiche del genere Gallus, le razze domestiche dei p. possono essere distinte in tre categorie: a) razze omeosome, simili alle specie selvatiche; depongono uova con guscio bianco e i loro pulcini si impennano precocemente; hanno sviluppo precoce ed elevata fecondità; tra le razze omeosome italiane: livornese, valdarno, ancona, siciliana, padovana; b) razze eterosome, diverse sia dalle specie selvatiche sia dalle razze omeosome; depongono uova a guscio rossastro e i loro pulcini si impennano tardivamente; hanno sviluppo lento e scarsa fecondità; c) razze intermedie, derivate dall’incrocio delle due precedenti, con caratteristiche proprie sia della prima sia della seconda; posseggono in grado intermedio l’attitudine alla produzione di carne e alla elevata produzione di uova. Le singole razze possono poi essere distinte in base a varie caratteristiche: la cresta; gli orecchioni; le penne del capo, della gola; la coda normale, o assente (wallikiki), o lunghissima (phoenix); il mantello, che può variare per la tinta e per il disegno.

fig.

P. sultano Uccello Gruiforme Rallide (Porphyrio porphyrio, v. fig.), di dimensioni medie (ala lunga circa 26 cm), colore azzurro, con placca frontale, dita non lobate. In Italia è stazionario e di passo, ma solo in Sardegna e in Sicilia. Ha le stesse abitudini della gallinella d’acqua (➔ gallinella)

La pollicoltura è la tecnica di allevare il pollame, e l’allevamento stesso, praticato per la produzione di uova, di carne, o per la vendita dei riproduttori. L’allevamento dei p. per la produzione di carne avviene in appositi ambienti, capannoni generalmente prefabbricati, lunghi anche 200-300 m. Gli animali vengono allevati a terra su una lettiera. Questi ambienti sono attrezzati con mangiatoie e abbeveratoi alimentati automaticamente. Per i primi 10-15 giorni di vita degli animali è previsto un sistema di riscaldamento; nel periodo estivo può essere previsto un sistema di ventilazione automatico. La concentrazione dei soggetti varia dai 12 ai 18 capi per m2 di pavimento. Il ciclo d’allevamento dura dalle 8 alle 12 settimane, al termine del quale gli animali raggiungono 2,2-2,6 kg di massa. L’alimentazione consiste in miscele bilanciate costituite prevalentemente da cereali (che garantiscono un apporto energetico) e da farine di estrazione come la soia e altre essenze oleose che garantiscono un apporto proteico.

L’allevamento delle galline per la produzione delle uova da consumo può avvenire in ambienti simili cui vengono aggiunti i nidi (un nido ogni 4-5 galline) per la raccolta delle uova, o può essere realizzato in batteria. Le batterie sono costituite da gabbie in metallo o miste a materiale plastico in cui vengono alloggiate 4-5 galline disposte su più piani e collocate in ambienti chiusi dove la ventilazione e la temperatura sono controllate da sofisticati impianti computerizzati. Per ottenere maggiori e costanti deposizioni si attua anche un controllo del fotoperiodo (ore di luce giornaliere) con l’illuminazione artificiale. Il pavimento delle batterie è inclinato per favorire lo slittamento delle uova deposte su appositi nastri di trasporto per la raccolta meccanizzata. Le uova sono raccolte più volte al giorno e, dopo una selezione, che ne determina l’idoneità in base al peso, vengono confezionate in appositi contenitori e spedite giornalmente nei punti vendita. L’incubazione delle uova è garantita dalle incubatrici che assicurano una temperatura e un’umidità costanti per tutto il ciclo d’incubazione che dura 21 giorni.

Sottoprodotto degli allevamenti avicoli è la pollina, sterco dei p. che costituisce un concime ricco di azoto e fosforo, molto efficace per la concimazione degli orti.

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