Ligòrio, Pirro

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Architetto e pittore (Napoli 1513 circa - Ferrara 1583). Trasferitosi a Roma giovanissimo (1534), si dedicò allo studio delle antichità. Nel 1542 si impegnò a dipingere grottesche nel palazzo d'Urbino in via Lata; ma dei suoi saggi pittorici restano soltanto due affreschi (Decollazione del Battista e Danza di Salomè, 1545 circa) nell'oratorio di S. Giovanni Decollato. Nel 1549 iniziò, per incarico di Ippolito d'Este, gli scavi della Villa Adriana presso Tivoli e contemporaneamente come architetto costruì la Villa d'Este (1550-72), notevole per le decorazioni riprese dall'antico e per il giardino "all'italiana". In seguito realizzò (1560 circa) il palazzo Torres, ora Lancellotti, in piazza Navona, e per Paolo IV il Casino (1558-65, chiamato poi di Pio IV) nei giardini vaticani; completò il cortile del Belvedere col nicchione (1560). Alla morte di Michelangelo ebbe anche, per un certo tempo, la carica di primo architetto per i lavori della basilica di S. Pietro. Nel 1568 si stabilì a Ferrara, dove, fra l'altro, riordinò le collezioni archeologiche degli Este. Importantissimo è il contributo di L. alla conoscenza delle antichità romane, non solo per il Libro delle antichità di Roma (1553) e altri pochi scritti a stampa, ma per la ingente quantità di materiale (architettonico, epigrafico, numismatico) da lui riprodotto in numerosi manoscritti. Operò anche nel campo della cartografia.

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