Piave

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Fiume del Veneto (220 km; bacino di 4100 km2), il quinto tra i fiumi italiani. Nasce alle falde del Monte Peralba (2683 m) e sfocia nell’Adriatico 35 km a NE di Venezia, al limite della laguna. Raccoglie gli affluenti principali da destra nel corso superiore (Ansiei, Boite, Maè e Cordevole). La parte superiore del bacino è piuttosto stretta; si allarga nel tronco medio (Val Belluna), dove il fiume percorre un ampio bacino con copiose alluvioni; si restringe poi alla stretta di Quero e lambisce il Montello; infine si apre in largo letto nella pianura, attraverso la quale scorre, restringendosi ancora, per sfociare presso Cortellazzo (tra i rami della foce si formano le grave, greti ghiaiosi e isolotti). La portata del P. è soggetta a forti variazioni; si hanno infatti magre invernali, seguite da piene primaverili-estive che si esauriscono in agosto-settembre, per riprendere poi col periodo delle piogge autunnali.

Battaglie del P. Ebbero luogo nella Prima guerra mondiale tra novembre 1917 e giugno 1918 tra le forze dell’esercito italiano, il cui fronte difensivo era arretrato sulla destra del P. dopo la rotta di Caporetto (24 ottobre 1917), e quelle austro-tedesche.

La prima battaglia del P. iniziò il 10 novembre 1917; il giorno precedente erano stati fatti saltare tutti i ponti e a R. Cadorna era successo nel comando supremo A. Diaz. I tentativi nemici di passaggio del fiume furono sventati fino al 9 dicembre, quando gli Austriaci costituirono una piccola testa di ponte a Caposile, ma il 26 dicembre furono respinti sulla sinistra del fiume (non a Caposile, da dove furono ricacciati solo il 26 maggio 1918).

La seconda battaglia del P. (15-23 giugno 1918) fu una delle più aspre di tutto il conflitto. Si fronteggiarono circa 60 divisioni austriache contro 56 italiane e alleate. Gli Austriaci riuscirono a guadagnare alcuni successi iniziali, non però decisivi. Il giorno 19 segnò il principio del rovesciamento della battaglia: gli Austriaci furono progressivamente serrati su spazio sempre più ristretto fino a essere schiacciati tra il fronte d’attacco e il fiume in piena. Il 23 giunse l’ordine della ritirata e nella notte del 24 tutta la destra del P. era completamente sgombrata dalle armate austro-tedesche. Le perdite austriache ammontarono a 34.000 morti, 100.000 feriti, ca. 24.500 prigionieri; quelle italiane a 90.000 uomini complessivamente.

Per la terza battaglia del P. ➔ Vittorio Veneto.

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