Samuelson, Paul Anthony

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Economista statunitense (Gary, Indiana, 1915 - Belmont, Massachusetts, 2009). Padre dell'economia neokeinesiana, i suoi contributi hanno riguardato gli ambiti più diversi della teoria economica, analizzati anche ricorrendo alla matematica e all'econometria per la risoluzione di problemi concreti. Premio Nobel per l'economia (1970).

Vita e pensiero

Prof. nel Massachusetts institute of technology (Cambridge) dal 1939, apparteneva all'indirizzo di economia analitica che porta alla costruzione di modelli traducibili in un sistema di condizioni iniziali e di equazioni funzionali a variabili interdipendenti. È stato il primo a rilevare che il problema della stabilità non può essere posto senza specificare il modo con cui il sistema reagisce alle deviazioni dall'equilibrio e ha tentato di rendere dinamico lo schema keynesiano (equazione Hansen-Samuelson). Tra i suoi principali contributi si ricordano: la teoria delle preferenze rilevate; il modello dei prestiti di consumo della teoria del capitale; gli approfondimenti della teoria del commercio internazionale. È considerato pertanto il capostipite degli economisti neokeynesiani e ha avuto nel 1970 il premio Nobel per l'economia. Consigliere del Tesoro, membro del Comitato dei consiglieri economici del presidente e del Federal reserve board, è stato l'ispiratore della new economics applicata dalla Casa Bianca dal 1961 al 1966. Socio straniero dei Lincei dal 1978.

Opere

Tra i suoi lavori: Foundations of economic analysis (1947); Economics: an introductory analysis (1948, 7a ed. ampl. 1967; trad. it. dalla 6a ed., 1969); Linear programming and economic analysis (in collab. con R. Dorfman e R. M. Solow, 1958). I suoi numerosi saggi pubblicati su varie riviste sono stati in parte raccolti in The collected scientific papers (5 voll., 1966-86).

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