CLEMENTE III, Papa

Enciclopedia Italiana (1931)

CLEMENTE III, Papa

Giorgio Falco

Paolo Scolari, di famiglia romana, cardinale-vescovo di Palestrina, fu eletto papa a Pisa il 19 dicembre 1187. Entrato in Roma prima dell'11 febbraio 1188, mise fine alla lotta fra il papato e i Romani con l'accordo del 31 maggio, per il quale il comune rinunciava in gran parte alla sua autonomia a favore della Chiesa. Favorì le buone relazioni con l'Impero, promettendo al Barbarossa la coronazione imperiale per il figlio Enrico e ottenendone il riconoscimento dello Stato Pontificio nei limiti segnati da Lucio III. Essendo Gerusalemme caduta in mano del Saladino il 3 ottobre 1187, diede opera attivissima a promuovere la terza crociata (1190). Si mostrò condiscendente verso Guglielmo, re di Scozia, soprattutto col rendere la chiesa scozzese indipendente dall'inglese e con l'assoggettarla immediatamente alla Santa Sede (13 marzo 1188). Alla morte di Guglielmo II di Sicilia (1189), a stornare il pericolo della riunione della corona imperiale e della corona sicula sul capo di Enrico, figlio del Barbarossa e marito di Costanza d'Altavilla, diede l'investitura del regno al bastardo Tancredi, conte di Lecce, eletto da una parte della nobiltà e dell'alto clero. La morte che lo colpì nel marzo 1191, gli tolse di vedere il non felice esito della crociata, e la discesa di Enrico VI su Roma per rivendicare i diritti di Costanza al regno siciliano.

Bibl.: Dictionnaire de théologie catholique, III, col. 57 segg. e rimandi ivi; Realencycl. für prot. Theologie und Kirche, 3ª ed., IV, p. 142 seg. e rimandi ivi; J. Geyer, Papst Klemens III, 1187-1191, in Jenaer historische Arbeiten, VII, Bonn 1914; K. Wenck, Die römischen Päpste zwischen Alexander III und Innocenz III und der Designationsversuch Weihnachten 1197, in Papsttum und Kaisertum, in onore di P. F. Kehr, Monaco 1926, p. 432 segg.

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