Ungers, Oswald Mathias

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Architetto tedesco (Kaisersesch, Renania-Palatinato, 1926 - Colonia 2007). Docente in diverse università (1963-90),  svolse contestualmente un'intensa attività nel campo della progettazione, che gli procurò una notorietà internazionale come rappresentante di un neorazionalismo radicale in antitesi con alcune tendenze delle nuove avanguardie. Architetture come la residenza dell'ambasciatore tedesco a Washington (1994) e, ancor più, quella della casa dello stesso U. a Colonia-Müngersdorf (1999) dimostrano il pregevole livello di astrazione raggiunto dai suoi progetti, quasi alla ricerca dell'essenza propria dell'architettura.

Vita

Formatosi presso la Technische Hochschule di Karlsruhe sotto la guida di E. Eiermann (1947-50), dal 1950 si dedicò alla professione privata (Colonia, Berlino) privilegiando una concezione dello studio di architettura antitetica a quella tipica del ''grande studio professionale''. Proseguì poi l'attività progettuale affiancandola all'insegnamento (Technische Hochschule di Berlino, 1963-68; Cornell Univ. di Ithaca, 1969-75; Harvard Univ., 1973; Univ. of California di Los Angeles, 1974-75; Kunstakademie di Düsseldorf, 1986-90).

Opere

Attento alla qualità del disegno e alle tecniche di rappresentazione dei progetti, perseguì una poetica orientata a privilegiare i contenuti specifici della disciplina, rifiutando sterili sociologismi o riduttive esigenze funzionali. Dopo le prime opere (casa unifamiliare a Oderweg, Colonia, 1951; Istituto per studi scientifici, Oberhausen, 1953-58; blocco di appartamenti, Wuppertal, 1959) e un periodo di intensa elaborazione teorica, realizzò opere di ampio rilievo: complessi di appartamenti sulla Schillerstrasse (1978-82), sulla Miquelstrasse (1980-82) e sulla Lützowplatz (1980-83), a Berlino; Institut für Polarforschung di Bremerhaven, 1979-80; ristrutturazione della sede della Fiera (1980-83), Deutsches Architektur museum (1979-84) e Torhaus Gleisdreieck per fiere ed esposizioni (1983-84), a Francoforte; Landesbibliothek a Karlsruhe (1980-84). Le realizzazioni successive ai primi anni Novanta hanno confermato la fama acquisita da U. a livello internazionale quale rappresentante più autorevole di un neorazionalismo radicale che si pone in antitesi con le tendenze più propriamente espressive e figurative delle nuove avanguardie. Da riflessioni di tipo contestuale e sul valore dell'isolato nell'economia della maglia urbana sono nati invece progetti quali l'edificio amministrativo Johannishaus a Colonia (1994), la nuova sede del Tribunale della famiglia con annesso ampliamento degli uffici giudiziari a Berlino (1994), la nuova Kunsthalle ad Amburgo (1996), l'isolato 205 dei "Friedrichstadt-Passagen" a Berlino (1996), l'edificio per uffici in Overstolzenstrasse a Colonia (1997), la sede della Procura federale a Karlsruhe (1998). Sulla scia dell'esperienza del progetto della Fiera di Francoforte si pone l'ampliamento della Fiera di Berlino (2000), mentre la nuova sede del Wallraf-Richartz-Museum a Colonia (2001) rappresenta una sintesi delle riflessioni sui temi del progetto d'architettura maturate da U. fin dagli anni Ottanta. Nel 1998 gli è stata dedicata una mostra (che esponeva i progetti realizzati tra il 1980 e il 1995) tenutasi nella Basilica Palladiana, a Vicenza. Tra le sue pubblicazioni: Geschichtspunkte der Planung beim Wohnungsbau (in "Neue Landschaft", 1966); Architettura come tema (1982); Sieben Variationen des Raumes über die Sieben Leuchter der Baukunst von John Ruskin (1986).

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