Navarra

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Comunità autonoma e provincia (10.390 km2 con 630.578 ab. nel 2009) della Spagna; capoluogo Pamplona. Istituita nei confini attuali nel 1983, include la sezione più occidentale del versante pirenaico meridionale, parte del versante atlantico cantabrico (con la Val Bidassoa) e in gran parte il bacino dei fiumi Aragón (media e bassa valle), Arga ed Ega, confluenti nell’Ebro, sul cui corso a monte di Tudela corre il confine amministrativo. Le zone elevate e le valli basche hanno un clima umido e conseguente sviluppo di boschi e prati (con intenso allevamento e comunità isolate); le pendici pedemontane che scendono a S verso l’Ebro, con clima continentale, sono coltivate a vigneti e cereali. La N. è, per alcuni aspetti, un’appendice del Paese Basco, di cui nella parte nord-occidentale condivide la lingua, che in tale area è riconosciuta come ufficiale accanto al castigliano. Anche l’economia, come quella basca, si basa su un apparato industriale organizzato su vecchi modelli, fondato essenzialmente sulla chimica dei fertilizzanti, sulla petrolchimica, sul cementificio e sullo zuccherificio, e alimentato soprattutto da energia idroelettrica. I centri più importanti, oltre al capoluogo, sono Tudela, Estella, Tafalla.

La N. francese (o Bassa N.), a N dei Pirenei e a E della valle della Soule, dal 1790 fa parte del dipartimento dei Bassi-Pirenei (Pirenei Atlantici).

Regno di N. Se ne hanno notizie certe dal 10° sec., quando comprendeva, oltre la N. propriamente detta, la Rioja, Sobrarbe e Ribagorza. Sancio III (1000-35 ca.) ampliò il Regno con la contea di Castiglia ma, alla sua morte, i suoi figli e successori finirono con il soccombere ai più forti re d’Aragona e di Castiglia, che governarono dal 1076 al 1134. La N. risorse con García V (1134-50) fino al 1234, quando fu definitivamente ceduta a case straniere: Champagne (1234-85), Capetingi (1285-1328), Évreux (1328-1425), Aragona (1425-79), Foix (1479-83) e Albret. Nel 1512 Ferdinando il Cattolico conquistò tutta la N. spagnola; restò autonoma sotto gli Albret la piccola zona francese, il cui ultimo re Enrico III, salito sul trono di Francia con il nome di Enrico IV (1589), riunì con atto formale (1607) l’avito possesso alla corona di Francia.

Compagnia dei Navarresi Compagnia di ventura, i cui componenti provenivano dalla N. francese; attiva nel principato di Acaia, combatté (14° sec.) contro i Turchi e i Catalani, finché il feudatario francese Jacques de Baux se ne servì per il suo tentativo di conquista dello Stato (1382). Morto de Baux (1383), il condottiero dei Navarresi, Pierre de Saint-Exupéry, sconfisse i cavalieri di Rodi rimanendo il vero padrone del principato, che governò in qualità di vicario del re di Napoli Ladislao e, dal 1396 al 1402, come legittimo sovrano feudale.

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