MONS

Enciclopedia Italiana (1934)

MONS (A. T., 44)

Carlo ERRERA
Yvonne DUPONT
F. L. GANSHOF
Adriano ALBERTI

Città del Belgio, capoluogo della provincia del Hainaut, sorge presso la riva del fiumicello Trouille, affluente della Haine e subaffluente della Schelda; è situata su un rilievo alto poche decine di m. s. m. La posizione spiega perché la località fosse fortificata e rimanesse fortezza spesso combattuta già anche nel Medioevo; oggi, perduto ogni interesse militare, il posto delle antiche mura è occupato da ampî viali, ai quali discendono le vie cittadine notevolmente pendenti. Un canale rettilineo (Canal du Centre) conduce da Mons a Condé sulla Schelda; la città è anche notevole centro ferroviario. La sua importanza moderna deriva dall'essere centro dell'attivissimo bacino carbonifero del Borinage, facente parte del gran bacino carbonifero belga esteso lungo 170 km. nelle valli della Haine, della Sambra e della Mosa. Tutte le risorse cittadine derivano da questa attività mineraria, alla quale si collegano molte industrie: forni da coke, fabbriche di cavi, prodotti chimici e refrattarî, ecc. Numerosi istituti d'istruzione tecnica, fra cui una notissima École de Mines. La popolazione del comune, quasi tutta vallone, passa di poco i 28.000 ab.; i dintorni sono fittamente popolati e d'intenso movimento.

Monumenti. - La collegiata di Sainte-Waudru, gotica (circa 1450), terminata nelle navate minori nel 1621, e con torre costruita tra il 1548 e il 1669; questa torre è riccamente decorata nell'interno. I resti del suo tramezzo d'alabastro sono un capolavoro di Jacques Dubroeucq (1510-1584). Notevoli, fra altro, le vetrate del coro e del transetto degli Eve (1510-1581), vetrai di Mons; gli stalli (1707-1708); numerosi rilievi funerarî del sec. XV; dipinti di O. Voenius e di M. de Vos; nel tesoro, un reliquiario di S. Vincenzo, opera di Hugo d'Oignies (sec. XIII), paramenti, manoscritti, ecc. Nella chiesa di Saint-Nicolas-en-Havré la torre è gotica (1424-1449); la facciata, italo-fiamminga (1664-1701); il resto dell'edificio e la decorazione interna risalgono ai secoli XVII-XVIII. Notre-Dame-de-Messine, con abside del secolo XIII, ha un tesoro ricco di molte opere d'oreficeria. Nel palazzo municipale, piccolo edificio gotico pittoresco (1459-1467) con torre campanaria del 1718 e graziosa facciata, si notano specialmente la sala di S. Giorgio (1599-1604) e quella detta del Toson d'oro (1615). Il beffroi, o torre del castello, di stile barocco (1661-69, con un celebre carillon) è opera di L. Le Doux. Sono da ricordare la torre del Val des Écoliers, avanzo dell'antica abbazia del sec. XIII; i resti dell'antico castello dei conti di Hainaut; tra le costruzioni civili, il palazzo Guillochin, il palazzo de Peissant (XVI sec.), ecc. La biblioteca (edificio del Seicento) contiene alcuni manoscritti di gran pregio, dei secoli XI-XV. La galleria di pittura ha scarsa importanza; il museo archeologico contiene interessanti sculture funerarie.

Storia. - La città trae origine da un castello costruito agl'inizî del sec. X, dai conti di Hainaut, vicino all'abbazia di Sainte-Waudru. Nel sec. XII il piccolo agglomerato d'abitazioni che circondava l'abbazia e quello costituitosi ai piedi del castrum furono circondati di mura venendo così a costituire anche una difesa esterna al castello comitale (1152-1185). La presenza a Mons della corte brillante dei conti di Hainaut, nonché una modesta attività commerciale, favorirono, dentro e fuori la cerchia delle mura, lo sviluppo della città. All'inizio del sec. XIII essa ottenne una certa autonomia amministrativa e giudiziaria, ma economicamente Mons rimase una città secondaria: la sua industria tessile, che nel 1304 ottenne privilegi, ebbe solo importanza locale. Nel 1425 la città, difesa dalla contessa di Hainaut, Giacomina di Baviera, fu presa da Filippo il Buono. Nel sec. XVI Mons fu assediata durante le guerre di religione: Luigi di Nassau vi si era rifugiato con molti protestanti, e il duca d'Alba se ne impadronì nel 1572. All'epoca di Luigi XIV la città subì due assedî: nel 1678 fu investita invano dal maresciallo di Lussemburgo, ma durante la guerra della Lega d'Augusta, Luigi XIV se ne impossessò (1691), la fece fortificare di nuovo dal Vauban e la conservò fino al 1697. Durante la guerra di successione di Spagna, il principe Eugenio espugnò Mons nel 1709. L'ultimo assedio fu subito dalla città nel 1746 per opera dei Francesi, durante la guerra di successione d'Austria.

Dal sec. XVIII in poi, Mons assunse importanza economica più considerevole, in seguito allo sviluppo delle miniere di carbone nei suoi dintorni immediati.

Durante la guerra mandiale, intorno a Mons si combatté il 23-24 agosto 1914 una battaglia tra il corpo di spedizione inglese (comandato allora da sir John French e forte di due corpi d'armata), e la 1ª armata tedesca (agli ordini del gen. A. von Kluck); di questa però parteciparono soltanto 4 corpi d'armata su sei. La superiorità dell'avversario, la ritirata della 5ª armata francese sulla sua destra, costrinsero il French, rimasto isolato, a ritirarsi; la strada di Francia era così aperta (v. guerra mondiale).

Bibl.: G. Decamps, Histoîre de l'Église, Notre Dame du Val des Écoliers à Mons, Mons 1885; id., Mons, Guide du touriste, ivi 1894; id., Mons et ses environs, ivi 1904; L. Devillers, Le passé artistique de la ville de Mons, ivi 1886; R. Hedicke, Jacques Dubroeucq von Mons, Strasburgo 1904, Mons 1912; E. Hublard, Coup d'øil sur la ville et l'histoire de Mons, Mons 1920, 2ª ed.; id., Mons jadis et aujourd'hui, ivi s.a. (1925?); id., A Mons choses et autres, ivi 1928; P. Clemen, Belgische Kunstdenkmäler, Monaco 1923; E. Dony, Maisons montoises portant une date, Mons 1925; Mons, ivi 1925; P. Faider e H. Delauney, Mons, Mons e Framerie 1928; Jouret, Histoire de Mons et du pays de Mons, Charleroi s. a. - Per la battaglia di Mons v. A. Corbett-Smith, The retreat from Mons, Londra 1916; R. Gleichen-Russwurm e E. Zurborn, Die Schlacht bei Mons, Oldenburg 1920.

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