Menabrèa, Luigi Federico, conte

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Uomo politico, scienziato e generale (Chambéry 1809 - Saint-Cassin, Chambéry, 1896). Ufficiale del genio, fu dal 1839 al 1848 insegnante di geometria descrittiva, meccanica e scienza delle costruzioni all'Accademia militare di Torino; si occupò attivamente di varie questioni di scienza delle costruzioni, in partic. di elasticità enunciando il principio "del minimo lavoro". Nel 1848 fu eletto deputato al parlamento subalpino e tale rimase fino al 1860, evolvendo tuttavia dall'iniziale posizione di militante della sinistra democratica fino a quella di convinto sostenitore della destra anticavouriana. Nel 1859-60 ebbe incarichi militari (inondazione della pianura tra la Dora e la Sesia nel 1859 per ostacolare l'avanzata austriaca; assedî di Ancona, Capua e Gaeta); senatore dal 1860, fu ministro della Marina (giugno 1861 - marzo 1862), poi dei Lavori pubblici (dic. 1862 - sett. 1864). Plenipotenziario italiano per la pace di Vienna del 3 ott. 1866, ebbe in tale occasione il Collare della Ss. Annunziata. Presidente del Consiglio dall'ott. 1867 al dic. 1869, non riuscì a evitare lo scontro di Mentana. Fu poi incaricato di missioni straordinarie a Vienna (1870) e a Stoccolma (1873), e ambasciatore a Londra (1876-82) e a Parigi (1882-92). Socio nazionale dei Lincei (1874).

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