Slevogt, Max

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Pittore (Landshut 1868 - Neukastel, Landau, 1932). Allievo di W. von Diez all'accademia di Monaco, nel 1889 soggiornò a Parigi e in Italia. In Germania dal 1890 risentì dell'influenza di W. M. H. Leibl e di W. Trübner, per poi accostarsi, anche attraverso l'esempio di M. Liebermann, alla tecnica impressionista che nelle sue opere si risolve in una pennellata più rapida e sintetica e nell'uso (dopo il viaggio in Egitto, 1913-14) di gamme cromatiche chiare e brillanti. Autore fecondo e vario, dipinse ritratti, paesaggi, nature morte, opere di soggetto biblico e mitologico. A Edenkoben (Palatinato), nella villa Ludwigshöhe, è conservato un cospicuo nucleo di opere. Notevole anche la sua produzione grafica.

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