MARTINO da Amsterdam

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 71 (2008)

MARTINO da Amsterdam

Piero Scapecchi

MARTINO da Amsterdam. – Nacque presumibilmente ad Amsterdam verso la metà del XV secolo.

Le poche notizie su di lui iniziano con un documento menzionato da Minieri Riccio, dal quale si ricava che nel 1487 M. faceva parte, come compositore tipografico, del gruppo dei Germani fidelissimi che lavorava a Napoli nell’officina di Francesco Del Tuppo.

Sono da lui sottoscritte due edizioni comparse, sempre a Napoli, a distanza di oltre 10 anni dal documento precedente: la prima, stampata insieme con Giovanni Tresser, il 17 luglio 1498 è il De liberalitate (e altre opere) di G.G. Pontano (Indice generale degli incunaboli delle biblioteche d’Italia [= IGI], 7995), la seconda, da lui solo sottoscritta il 27 genn. 1499, contiene le Horae ad usum celestinorum Ordinis S. Benedicti (Fava - Bresciano, p. 194; Incunabula short title catalogue: esemplare unico pergamenaceo della John Rylands Library di Manchester).

Entro la fine del 1499 M. si trasferì a Roma, come dimostrano due edizioni non sottoscritte: Alexander PP. VI, Bulla inter curas multiplices, datata 20 dic. 1499 e Bernardus de Granollach, Lunarium 1499 / 1500 (IGI, 4377-A) che risultano impresse con i caratteri da lui portati da Napoli: passaggi di tipografi tra queste due città erano molto frequenti nel XV secolo.

A Roma M. diede inizio a una operosissima collaborazione con lo stampatore tedesco Johann Besicken, che nel 1493 era già attivo in città, dove sino al 1499 lavorò in società con Sigismondo Mayr (Mayer) che poi si trasferì a Napoli. Nel 1500 compaiono dodici edizioni sottoscritte dai due in società e molte altre sono loro assegnate in base ai criteri incunabolistici della identità dei caratteri.

Soprattutto è ingente la produzione di Mirabilia e di altri opuscoli che si collegano alla ricorrenza dell’anno santo (Veneziani, 2005, p. 77); si tratta di raccolte di preghiere, manuali per la confessione, testi agiografici, sacre rappresentazioni; le sole edizioni di Mirabilia sottoscritte da M. e da Besicken nel 1500 sono cinque (24 gennaio, 30 aprile, 12 luglio, 16 agosto, 21 dicembre: IGI, 6461-6465) e, data la natura di queste operette, è presumibile che di altre edizioni non sia sopravvissuto alcun esemplare.

La produzione della società di M. e Besicken comprende anche opere di natura profana: la Storia della Bianca e della Bruna (IGI, 1626; ibid., VI, p. 88), il Cantare di Florio e Biancifiore (IGI, 4003), la Sala di Malagigi (IGI, 6044), la Spica e il Versilogus dell’umanista Antonio Mancinelli (sottoscritto e datato 12 dic. 1500; IGI, 6091), la Storia di Orfeo (IGI, 7031), il Capitolo dell’Aurora, con sonetti e canzoni, di Serafino Aquilano (IGI, 8919), il Tractatus de dolore in pudendagra evenire solito del medico astrologo e vescovo di Santa Giusta Gaspare Torrella (sottoscritto e datato 31 ott. 1500; IGI, 9679).

L’8 marzo 1501 M. sottoscrisse, ancora con Besicken, un’altra edizione (Norton): dopo questa data si perde ogni sua traccia mentre Besicken continua da solo l’attività almeno fino al 1508.

Di M. non sono noti il luogo e la data della morte.

Fonti e Bibl.: C. Minieri Riccio, Biografia degli accademici Alfonsini detti Pontaniani, Napoli [1882], pp. 36, 37 n. 1; M. Fava - G. Bresciano, La stampa a Napoli nel XV secolo, Leipzig 1911, I, pp. 108 s.; II, pp. 163-165; F.J. Norton, Italian printers, 1501-1520: an annotadet list, with an introduction, London 1958, pp. 94 s.; A. Cioni, Besicken, Johann, in Diz. biografico degli Italiani, IX, Roma 1967, pp. 667 s.; F. Geldner, Die deutschen Inkunabeldrucker, II, Stuttgart 1970, pp. 58-60, 129 s., 135 s.; M. Santoro, La stampa a Napoli nel Quattrocento, Napoli 1984, ad ind.; Lexikon des gesamten Buchwesens, a cura di S. Corsten, II, Stuttgart 1986, p. 82; P. Veneziani, Il successore di Stephan Plannck, in Studi in onore di Angela Vinai, Roma 2000, p. 193; Id., Besicken e il metodo degli incunabolisti, in Gutenberg Jarhbuch, LXXX (2005), pp. 71-99; Catalogue of books printed in the XVth century now in the British Museum, IV, pp. 141 s.; VI, pp. XLV, 875; Indice generale degli incunaboli delle biblioteche d’Italia, ad ind.; Incunabula short title catalogue on CD-ROM, a cura di The British Library, ih00427960.