Marsala

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Comune della prov. di Trapani (241,6 km2 con 82.514 ab. nel 2008). È nota per la produzione del vino omonimo, i cui stabilimenti sono ubicati lungo il litorale, verso la foce del piccolo fiume Marsala. Centro agricolo-commerciale e industriale (alimentare e di materiali da costruzione); è sede di un rinomato istituto agrario. Il porto (dove si osserva il fenomeno del marrobbio) ha un discreto movimento commerciale; vi fa scalo il traffico passeggeri per Pantelleria. Stazione balneare a Lido di Ponticello.

La città sorge sul luogo dell’antica Lilibeo (gr. Λιλύβαιον, lat. Lilybaeum), che fu costruita dai Cartaginesi al principio del 4° sec. a.C. e fortificata in modo inespugnabile. Occupata dai Romani, servì come base nelle operazioni contro Cartagine e nella spedizione di Scipione (204) durante la seconda guerra punica, e a Sesto Pompeo nella lotta contro Ottaviano (42-36 a. C.). Divenne municipio con Augusto e colonia nell’età dei Severi. Ricostruita dagli Arabi ebbe il nuovo nome di Marsa ‛Alī, dal quale proviene la denominazione attuale. Fu emporio commerciale fiorente sotto i Normanni; sostenitrice degli Aragonesi, sotto i quali ebbe speciali privilegi, e città prospera nel 15° e 16° secolo. A M. sbarcò, l’11 maggio 1860, Garibaldi con i Mille, i quali approfittando dell’esitazione del comandante della corvetta borbonica Stromboli, G. Acton, occuparono M., sguarnita di truppe.

Gli scavi archeologici hanno rivelato un impianto urbanistico a pianta assiale con isolati. I dati archeologici consentono la ricostruzione dello sviluppo di M.: la fase punica, caratterizzata da piccoli ambienti ricavati dalla roccia; la fase del 2° sec. a.C., con edifici in opera isodoma; la fase della ristrutturazione nel 1°-2° sec., nella quale gli edifici con mosaici e ambienti termali denotano i rapporti con l’Africa; l’ultima fase è quella della distruzione nel 4° secolo. Sono note due necropoli. Si segnalano anche gli scavi nel parco archeologico di Capo Boeo.

Il vino marsala, liquoroso, di gradazione alcolica non inferiore ai 17°, di colore giallo dorato tendente al bruno, di sapore aromatico e vellutato, è prodotto, oltre che a M. e nella provincia di Trapani, nelle parti confinanti delle province di Palermo e Agrigento. Viene classificato, secondo le caratteristiche e l’invecchiamento, in fine (invecchiamento minimo di un anno), superiore (più alcolico del precedente e con invecchiamento di 2 anni), superiore riserva (invecchiamento di 4 anni), vergine o soleras (invecchiamento di 5 anni), vergine stravecchio o riserva (invecchiamento di 10 anni).

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