Lussemburgo

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(fr. Luxembourg) Città capitale dello Stato omonimo (119.752 ab. nel 2018). È posta alla confluenza della Pétrusse con l’Alzette, su una sporgenza delimitata dalle rive scoscese dei due fiumi, con una tipica forma a ventaglio definita verso O da una cerchia muraria smantellata nel 1867, al cui posto si estende oggi un’ampia fascia di giardini. Lo sviluppo della città si è orientato in due sensi: a NO oltre l’emiciclo dei giardini, e a S oltre la Pétrusse, dove sono i quartieri industriali e la stazione ferroviaria, collegati con il centro per mezzo di due altissimi viadotti. Le industrie, decentrate nei sobborghi (La Chéchère, Pulvermühle, Septfontaines, Merl), operano nei rami siderurgico, metalmeccanico, chimico, tessile, alimentare, del mobile e della ceramica. Notevoli, soprattutto, le funzioni terziarie.

L. è sede di numerose istituzioni comunitarie: Segretariato generale del Parlamento Europeo, Corte di giustizia, Corte dei conti, Banca europea degli investimenti, Ufficio delle pubblicazioni e Ufficio statistico (Eurostat) della Commissione Europea. La città costituisce con il contado l’omonimo cantone ed è capoluogo dell’omonimo distretto (904 km2 con 358.203 ab. nel 2009).

Sorse come città-mercato a ridosso del castello di Sigefredo I, conte di Bigdau, nel 10° sec.; ebbe nel 1244 la prima carta di diritti. Fortezza durante le guerre tra Francesco I e Carlo V (1542-44) e all’epoca di Luigi XIV, questi la distrusse nel 1684; fortificata da Vauban, rimase in mano ai Francesi sino al 1698; gli Austriaci vi resistettero all’assedio francese (1794-95) e le truppe napoleoniche agli Alleati fino al 1814. Per la pace di Vienna (1815) L. divenne piazzaforte della Confederazione germanica; la conferenza di Londra (1867) la dichiarò neutrale.

Con l’assetto urbano tipico della città fortino, fu ricostruita (1554) da Sebastien d’Oye e, un secolo dopo, Vauban ne rafforzò l’aspetto di fortezza militare. Caratteristici i ponti di raccordo tra le varie zone su livelli diversi. La cattedrale (Notre-Dame, 1615-18) ha il gusto architettonico dei Paesi Bassi con note gotiche nelle torri, nelle volte e nelle cappelle dell’abside. Interessanti St.-Michel (16° sec., su una chiesa ottoniana) e l’antichissima cappella di St.-Quirin, scavata nella roccia (altare con sculture romaniche e facciata gotica del 17° sec.). Tra gli edifici civili, il Palazzo Granducale (A. Roberti, 16° sec.) con gusto ispano-moresco (aggiunte 18°-19° sec.). Nel Museo Civico, sculture romaniche e pitture fiamminghe, tedesche e italiane. È del 2002 il Museo Nazionale di Storia e Arte di C. Bauer & Ass.

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