ROBECCHI-BRICCHETTI, Luigi

Enciclopedia Italiana (1936)

ROBECCHI-BRICCHETTI, Luigi

Attilio Mori

Esploratore africano, nato a Pavia il 21 maggio 1855 e ivi morto il 31 maggio 1926. Recatosi nel 1886 in Egitto per ragioni professionali, concepì il disegno di un viaggio attraverso il deserto libico verso la Tripolitania; ma, obbligato a rinunziarvi, limitò il suo programma all'oasi di Sīwah dove si recò da Alessandria soggiornandovi per un mese. Scoperta una ricca necropoli, riuscì, eludendo le diffidenze degli indigeni, a formare una copiosa raccolta di cranî che, rimpatriato, donò al museo di antropologia di Firenze diretto allora da P. Mantegazza. Questo suo primo viaggio, su cui riferì in conferenze e memorie varie e più ampiamente nel volume All'Oasi di Giove Ammone (Milano 1890), lo spronò a nuove imprese nell'Africa orientale, verso la quale si andava sempre più rivolgendo l'interessamento dell'Italia. Nella primavera del 1888 si propose di recarsi nell'Harar, occupato l'anno prima dall'esercito di Menelik in seguito all'eccidio della spedizione Porro, e attuò il suo disegno seguendo la via di Zeila a traverso il territorio abitato dagli Isa Somali e dai Galla. Anche di questo secondo viaggio che, al pari del precedente, fornì collezioni e osservazioni scientifiche varie, espose le vicende e le risultanze nel volume Nell'Harrar (Milano 1896). L'azione italiana iniziatasi nella Somalia settentrionale col protettorato esteso ai sultanati di Obbia e dei Migiurtini, lo indusse a rivolgere la sua attenzione verso quella regione che poteva dirsi allora affatto inesplorata. Sotto gli auspici e con l'appoggio della Società geografica italiana, furono così organizzate le due spedizioni che gli assicurano un posto notevole nell'esplorazione africana. La prima (estate del 1890) si svolse da Obbia lungo la costa per la foce del Nogal (che in parte risalì) sino ad Alula la seconda, assai più ampia e fruttifera, puntando (aprile-agosto 1891), da Mogadiscio a Obbia per via di terra, lo condusse a raggiungere il corso dell'Uebi Scebeli e quindi (rinunziando al suo proposito di arrivare all'Harar a causa delle incursioni abissine) a guadagnare la costa a Berbera, compiendo così, primo europeo, la traversata della penisola dei Somali. Di questo viaggio, oltre a un gruppo di scritti minori, abbiamo la relazione: Somalia e Benadir, Viaggio di esplorazione nella penisola dei Somali (Milano 1899). A parte il materiale antropologico riportato dai suoi viaggi e conservato nei musei di Firenze e di Roma, il R.-B. volle riunire nel museo civico della città natale le collezioni etnografiche.

Bibl.: N. Puccioni, in Boll. R. Soc. geogr. it., 1926.