LONDRA

Enciclopedia del Cinema (2003)

Londra, festival di

Ettore Zocaro

Conosciuto come London Film Festival, nacque nel 1957 come festival internazionale annuale non competitivo (il maggiore del mondo fra quelli che non assegnano premi ufficiali) e fin dall'inizio si è svolto nel mese di novembre, a conclusione della stagione delle grandi manifestazioni competitive (Berlino, Cannes, Locarno, Venezia, Montréal, Mosca, San Sebastián), di cui raccoglie e presenta le opere migliori. Tale formula caratterizza la manifestazione come una sorta di 'festival dei festival'. Si tratta di un appuntamento ampiamente consolidato, realizzato sotto l'egida del British Film Institute e molto seguito dal pubblico, il quale viene invitato a votare le sue preferenze su apposite schede.La finalità principale è la promozione dei film partecipanti, lanciati nelle più importanti sale della città tra cui il National Film Theatre, vero tempio dell'arte cinematografica sul Tamigi. I film più applauditi vengono poi presentati, tra novembre e dicembre, in altre città del Regno Unito, in una sorta di decentramento che contribuisce a diffondere ulteriormente un'iniziativa molto apprezzata dal pubblico inglese.L'istituzione del festival era stata preceduta di qualche anno dallo svolgimento del London Media Market, che ha continuato a tenersi parallelamente al F. d. L. incrementando l'affluenza di critici e professionisti del settore, in media 250 operatori della produzione e dell'esercizio e 400 fra giornalisti e osservatori. Ogni anno sono circa 200 i lungometraggi e circa 70 i cortometraggi presentati. Un cartellone imponente, arricchito da sezioni e iniziative collaterali, come le sezioni dedicate al nuovo cinema britannico, al cinema europeo ed extraeuropeo, alla sperimentazione. Nella sezione retrospettiva si mostrano film ritrovati o restaurati negli archivi e nelle cineteche di tutto il mondo, o opere riscoperte, come la versione integrale di The exorcist (1973; L'esorcista) di William Friedkin, o l'edizione reintegrata dei tagli di Apocalypse now (1979) di Francis Ford Coppola. Le sezioni retrospettive sono ogni anno esemplari per accuratezza e interesse storico: significativa nel 1996 la personale dedicata all'opera cinematografica dello scrittore-regista francese Alain Robbe-Grillet. Importante l'edizione del 1997, per l'omaggio a David W. Griffith con la versione restaurata di Orphans of the storm (1922; Le due orfanelle), per una proiezione straordina-ria ‒ presentata dall'attore Sir Ian McKellen ‒ di Richard III da W. Shakespeare girato nel 1912 da André Calmettes e James Keane, e per altre preziose rarità da cineteca come i restauri di Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone e di Die freudlose Gasse (1925; La via senza gioia) di Georg W. Pabst.

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