Linguistica

Enciclopedia dei ragazzi (2006)

linguistica

Franco De Renzo

La scienza delle lingue

Come funziona una lingua? In che modo gli esseri umani la usano? Queste sono alcune delle domande più importanti alle quali la linguistica cerca di rispondere. Infatti, la linguistica studia come sono fatte, come funzionano e come vengono usate le lingue. E uno dei principali obiettivi degli studi linguistici è quello di trovare i principi universali, cioè le proprietà fondamentali e comuni delle lingue

Indirizzi e settori

La ricerca linguistica si articola in vari ambiti; tra i più specifici ricordiamo la fonologia (vale a dire lo studio dei suoni linguistici), il lessico, la sintassi, la morfologia, la semantica (vale a dire lo studio del significato di parole e frasi).

Usare una lingua viene così naturale che spesso non riflettiamo molto su com’è fatta. La usiamo quando parliamo, quando scriviamo, quando ascoltiamo o leggiamo le parole degli altri; ma anche dentro di noi, poiché le parole di una lingua danno forma ai nostri pensieri e ci accompagnano in ogni momento della giornata. In effetti, non esiste quasi nessuna attività umana che non abbia a che fare con la lingua. In questo senso, la linguistica è una scienza che si sviluppa in varie direzioni e, di conseguenza, ha vari indirizzi.

La linguistica è uno studio piuttosto impegnativo, poiché rileva e riflette sui numerosi usi che fanno i parlanti di lingue diverse, e da questi ricava principi e regole generali. Tuttavia, il continuo sviluppo degli studi tende ad ampliare sempre di più i settori della linguistica, anche attraverso il contatto con altre discipline (come per esempio la psicolinguistica, che studia i meccanismi psicologici alla base dell’acquisizione, dell’elaborazione e dell’uso della lingua). Tra gli studi settoriali più importanti si possono citare la linguistica applicata, che riguarda l’applicazione concreta dei principi di linguistica generale, per esempio nell’insegnamento delle lingue (glottodidattica) e nella traduzione; la sociolinguistica, che studia la lingua in rapporto alla situazione sociale dei parlanti; la linguistica testuale, che studia le caratteristiche dei testi; la linguistica storica o diacronica, che studia l’evoluzione della lingua nel tempo; la linguistica descrittiva o sincronica, che analizza e descrive una lingua e i rapporti in atto tra le sue parti, in un determinato momento; la linguistica esterna, che riguarda il rapporto tra fattori esterni (geografici, sociali, storici) e la lingua.

La linguistica può studiare anche singole lingue (linguistica italiana, inglese, e così via), o gruppi di lingue (per esempio la linguistica romanza: romanze sono le lingue derivate dal latino).

Una scienza moderna

Già gli antichi Greci avevano elaborato acute riflessioni sul funzionamento e sulla natura delle lingue. Riflessioni e teorie sul funzionamento delle lingue si sono avute anche nel Medioevo, nel Rinascimento e nei secoli successivi. Si può parlare di linguistica come disciplina autonoma a partire dal 19° secolo; ma, in realtà, la linguistica moderna si afferma in maniera più specifica nel corso del 20° secolo.

Il punto di svolta è costituito dalle idee del linguista ginevrino Ferdinand de Saussure. Egli, nel suo Corso di linguistica generale (1916), elabora una teoria generale sul linguaggio e definisce i principali concetti linguistici tuttora in uso. Tra le altre cose, Saussure considera le lingue come strutture, dove ciascun elemento è necessariamente collegato agli altri, come in una rete. Per questo motivo, la corrente di studi linguistici che si rifà a Saussure è detta strutturalismo.

Dopo Saussure, la teoria che ha avuto maggiore importanza in linguistica è il generativismo. Questa teoria è stata elaborata dal linguista americano Noam Chomsky e sviluppata poi anche da altri studiosi. Il generativismo sostiene che ciascun parlante ha una competenza innata (naturale) che gli consente di produrre e comprendere le frasi nella propria lingua, sulla base di un numero limitato di regole, determinate secondo principi universali. Inoltre Chomsky sostiene che tutte le lingue abbiano, al fondo, una struttura identica, che però si concretizza in modo diverso.

Nel corso del Novecento la linguistica ha avuto notevoli sviluppi e ha consentito di conoscere meglio le lingue e rendere più chiari alcuni meccanismi di funzionamento. I risultati delle ricerche linguistiche hanno determinato mutamenti nell’insegnamento delle lingue a tutti i livelli, e nozioni e concetti linguistici si incontrano lungo tutto il percorso scolastico.

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