Lancaster

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Città e porto dell’Inghilterra nord-occidentale (45.952 ab. nel 2001), presso la costa del Mare di Irlanda, sull’estuario del fiume Lune, nella contea di Lancashire, della quale fu capoluogo. Durante il 18° sec. e la prima metà del secolo seguente fu in attive relazioni commerciali con le Indie Occidentali. Mercato agricolo con industrie meccaniche, alimentari, tessili, edilizie e chimiche.

L. fu importante centro già durante la dominazione romana; in seguito alla conquista normanna (1066), divenne possesso feudale di Roger de Poictou, che vi eresse il castello. Mercato importante nel Medioevo, ebbe la prima carta di diritti nel 1193 e fu rappresentata ai Comuni dal 1295 al 1331, e ancora tra il 1529 e il 1867; venne distrutta dagli Scozzesi nel 1322 e 1389. Col castello costituì un bastione della resistenza parlamentare alle truppe realiste nel 1643-48.

Contea di L. (o Lancashire; superficie 2903 km2 con 1.169.000 ab., stima 2008) Consta di una vasta fascia costiera, molto frastagliata, con lunghi promontori che limitano gli estuari dei fiumi (Lune, Ribble) e di una zona montuosa nella parte orientale. È stata l’area di origine e di diffusione dell’industria britannica. L’attività manifatturiera (tessile, siderurgico, chimico e alimentare) ha il centro principale nel capoluogo Preston. I principali scali marittimi sono Blackpool e Fleetwood (il più importante porto della flotta peschereccia).

La regione a S del Ribble fu conquistata nel 613 da Etelfredo re di Northumbria mentre la parte N costituì il regno di Egfrido. Il territorio tra il Ribble e il Mersey (Cumbria), conteso per 2 secoli fra i regni di Murcia e di Northumbria, nel 9° sec. fu incluso nel regno danese di Northumbria. Riconquistato nel 923 dai re inglesi, fu poi concesso da Guglielmo il Conquistatore a Roger de Poictou. Enrico I creò nel 1118 l’«onore» di L. per il nipote Stefano, eretto in contea palatina da Enrico III (1267) per il figlio Edmondo, capostipite della casa di L.; nel 1471, il L. passò ai Tudor nella persona di Enrico VII, costituendo così un dominio della corona inglese.

Conti e duchi di L. Casato del ramo dei Plantageneti, la cui storia inizia con il secondogenito di Enrico III, Edmondo (detto Crouchback «il Gobbo») (Londra 1245 - Bayonne 1296), che fu investito su sol;lecitazione di papa Innocenzo IV del trono di Sicilia nel 1255, ma fallì le spedizioni contro Manfredi (1258). Dopo la vittoria di Enrico III contro i baroni, ebbe le contee di Leicester, Derby e L. (1267). Partecipò alle guerre gallesi (1277-82) e comandò (1296) l’esercito inglese in Guascogna. Suo figlio Tommaso, 2° conte di L. (1277-1322), a capo dell’opposizione dei baroni contro il cugino Edoardo II, riuscì a mandare a morte Piers Gaveston e a far bandire i Despenser, ma finì decapitato a Pontefract. Non avendo lasciato figli, la contea di L. passò a suo fratello Enrico, 3° conte di L. (1281-1345), che ebbe un ruolo importante nella deposizione di Edoardo II (1327) e presiedette poi il consiglio di reggenza di Edoardo III, in contrasto con la regina madre Isabella e R. Mortimer. Suo figlio Enrico, 4° conte e 1° duca di L. (m. 1361), si distinse soprattutto nelle campagne di Guascogna del 1345-46. Impiegato più volte in missioni diplomatiche, condusse i negoziati per il trattato di Brétigny. Fu creato duca di L. nel 1351. Non avendo lasciato figli maschi, il titolo di duca di L. fu attribuito (1361) a Giovanni di Gand (John of Gaunt; Gand 1340 - Londra 1399), quarto figlio di Edoardo III, in virtù del matrimonio con Bianca, figlia di Enrico. Nella guerra dei Cent’anni, fu presente, con il fratello Edoardo, al sacco di Limoges (1371). Sposata in seconde nozze (1372) la figlia di Pietro di Castiglia, Costanza, si autonominò re di Castiglia e di León ma non ottenne la corona. Per la vecchiaia precoce del padre e la scarsa salute del fratello si trovò a capo del partito di corte. In contrasto con gli altri, si servì di J. Wycliff e lo difese. Al comando della flotta, dopo uno sfortunato attacco a Saint-Malo (1378), negoziò una tregua con la Francia e un’altra con la Scozia dove, in seguito, sostenne la campagna di Riccardo II (1385). Nel 1386 conquistò la Galizia, ma non riuscì a invadere la Castiglia. Creato duca di Aquitania da Riccardo (1390), condusse i negoziati con la Francia (1392-94) e soffocò la ribellione nel Cheshire (1393). Riccardo II esiliò (1398) il figlio di Giovanni, Enrico Bolingbroke, confiscandogli titoli e terre, ma questi dopo qualche mese lo costrinse ad abdicare e si fece proclamare re per diritto di conquista. Diede così inizio, col nome di Enrico IV (➔), alla dinastia reale dei L., che sarebbe durata sino al 1471 con Enrico V (➔) e Enrico VI (➔); con quest’ultimo si estinse la discendenza diretta per linea maschile dai Gand.

Per quanto attiene alla contesa dinastica (1455-85) tra i L. e la casa di YorkDue Rose, Guerra delle.

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