KRITON. - 3

Enciclopedia dell' Arte Antica (1961)

KRITON (Κρίτων)

L. Guerrini

3°. - Scultore ateniese di epoca romana.

La sua firma appare incisa sul petto del toro di un gruppo marmoreo, rinvenuto ad Ostia, raffigurante Mitra nell'atto di sgozzare l'animale. L'iconografia di Mitra è alquanto singolare: non indossa infatti il caratteristico costume orientale, ma un corto chitonisco di stoffa pesante, che lascia scoperta la spalla destra, cinto alla vita da una sottile cintura di cuoio. Porta a tracolla un balteo a doppio cordone che sosteneva, sul fianco sinistro, il fodero del pugnale. La testa del Mitra, che posteriormente era completata dal berretto frigio, si richiama al tipo ellenistico di Alessandro-Helios. La scena non è fissata nel momento dell'uccisione del toro, ma in quello immediatamente precedente, pieno di mistica attesa. L'opera di K. presenta caratteri di durezza, specialmente nella testa, che la riallacciano stilisticamente ad opere attiche tardo-ellenistiche quali quelle di Damophon da Messene ed Euboulides (v.).

Il ductus dell'iscrizione ci riporta al II sec. d. C., ed entro i limiti di questo secolo è stato variamente datato il gruppo (Becatti, Vermaseren, Richter). Una maggiore precisazione cronologica sarebbe offerta, se si accetta l'identificazione, dall'iscrizione che appare su un labrum marmoreo, anche esso rinvenuto ad Ostia, dedicato da un K. e da un Pylades, protetti di un certo M. Umbilius Maximinus, noto, da un'altra iscrizione (= C.I.L, xiv, 251), come attivo nella vita pubblica ostiense nel 192. Dalla dedica del labrum si può dedm're anche che K. dovette venire a Roma come scultore libero, ottenendo in seguito la cittadinanza romana per intercessione dell'influente personaggio ostiense. Nulla si può dire per una probabile identificazione di K. con l'omonimo scultore della cariatide della Via Appia (v. K., 2°).

L'esistenza di una copia frammentaria del gruppo mitraico già nella Collezione Giustiniani, ora nel parco di Bassano di Sutri, pone il problema se questa scultura sia copia del gruppo ostiense, o se entrambe siano copia di un precedente archetipo.

Bibl.: G. Becatti, Scavi di Ostia, II (I Mitrei), Roma 1954, p. 32 ss. e 83; L. Campbell, Typology of Mithraic Tauroctones, in Berytus, XI, 1954, p. 46, n. 57; M. J. Vermaseren, Corpus inscriptionum et monumentorum religionis mithriacae, l'Aja 1956, p. 118, n. 230, con bibl. prec.; G. Becatti, Una copia Giustiniani del Mitra di Kriton, in Boll. d'Arte, 1957, p. i ss.; R. Meiggs, Roman Ostia, Oxford 1960, p. 372 ss.

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