Kaliningrad

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Città della Russia (fino al 1946 Königsberg; 421.678 ab. nel 2008), capoluogo dell’oblast´ omonima separata dal resto della Russia per l’interposizione di territori lituani e bielorussi (15.100 km2 con 937.404 ab. nel 2008), con porto nella penisola di Samland. La città, già capoluogo (fino al 1945) della Prussia Orientale, è disposta sulle due rive del fiume Pregolja e dista 40 km dal Mar Baltico, dove sorge il suo avamporto (Baltijsk). Con il mare K. comunica per mezzo del corso inferiore del fiume, della laguna della Vistola e dell’apertura all’estremità settentrionale del cordone lagunare. Poiché tuttavia la laguna aveva profondità di soli 3-4 m e le navi maggiori erano costrette a fermarsi a Baltijsk, per usare il Pregolja come porto di estuario fu costruito (1901) un canale lungo 42 km che collega la città a Baltijsk. Notevole centro commerciale con industrie metalmeccaniche, cantieristiche, chimiche, alimentari e della carta.

La città crebbe intorno al castello fatto erigere (1255) per i cavalieri dell’Ordine teutonico da Ottocaro II re di Boemia, in onore del quale assunse il nome Königsberg. Dopo la distruzione (1263) del nucleo primitivo a opera dei Prussiani, nella ribellione contro i colonizzatori cristiani, fu ricostruita sul luogo attuale ed elevata a città (1286); a questa si affiancarono Löbenicht e Kneiphof (14° sec.). Königsberg entrò a far parte (1340 ca.) della Lega anseatica e divenne residenza del gran maestro dell’Ordine (1457); fu capitale dei duchi di Prussia (1525-1618), i cui re vi furono incoronati dal 1701. Nel 1544 il duca Alberto di Brandeburgo vi fondò l’università Albertina. Collegata da mura comuni agli altri due centri (1626-34), costituì con essi un’unica amministrazione, per volere di re Federico Guglielmo I, dal 1724. Occupata dai Russi (1758) e dai Francesi di G. Murat (1807), fu il centro della ribellione prussiana a Napoleone (1813). La sua attività commerciale, scarsa nel Medioevo e in età moderna, crebbe nel 19° sec. quando, grazie alle comunicazioni ferroviarie tra Russia e Prussia, diventò il massimo centro per l’importazione dei prodotti cerealicoli dalla Russia. Alla fine della Seconda guerra mondiale la città fu, in quanto parte del sistema difensivo tedesco nella Prussia Orientale, il primo obiettivo dell’armata sovietica del generale I.D. Černjakovskij; assalita il 27 gennaio 1945, capitolò soltanto dopo accanita resistenza il 9 aprile. Assegnata all’URSS dalla conferenza di Potsdam, la città, il cui nome fu mutato (1946) in quello di K., si è notevolmente estesa verso NO con vaste zone residenziali. Dopo il dissolvimento dell’URSS, la posizione di separatezza dell’oblast´ ne ha fatto un lembo difficilmente controllabile dal governo federale, nel quale sono attirati investimenti esteri, soprattutto tedeschi, ma trovano spazio anche attività illegali (traffico di droga e di armi). Sede della flotta del Baltico dal 1952, nei decenni successivi l'exclave ha beneficiato di rilevanti entrate dal commercio di transito, particolarmente nel settore dei prodotti petroliferi; nel giugno 2022, nel corso del conflitto bellico russo-ucraino, la Lituania ha deciso di impedire il transito via terra verso il suo territorio ad alcune tipologie di merci (metalli, tecnologia avanzata, carbone e materiali da costruzione) comprese nel pacchetto di sanzioni decise dall'Unione europea, ciò provocando la ferma condanna di Mosca.

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