Supervielle, Jules

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Scrittore francese (Montevideo 1884 - Parigi 1960). Legato alla Nouvelle Revue française, visse tra la Francia e l'America del sud, cimentandosi in tutti i generi letterarî ma affermandosi soprattutto come poeta surreale dallo stile limpido e sensibile (Les poèmes de l'humour triste, 1919; Debarcadères, 1922; Gravitations, 1925; Le forçat innocent, 1930; La fable du monde, 1938, trad. it. 1964; Oblieuse mémoire, 1949; Le corps tragique, 1959). Le sue doti di prosatore raffinato e originale emergono nei racconti magici di L'homme de la pampa (1923) e Le voleur d'enfants (1926; trad. it. 1949), e in romanzi come L'enfant de la haute mer (1931; trad. it. 1946) e L'arche de Noé (1938); in Boire à la source (1933) rievocò la sua infanzia tra l'Uruguay e i paesi baschi. Notevole anche il suo teatro (La belle au bois, 1932; Shéhérazade, 1949).

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