SALOMONE, Isole

Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)

Salomone, Isole

Giulia Albonetti e Silvia Moretti
ENCICLOPEDIA ITALIANA VI APPENDICE TAB salomone isole 01.jpg

(XXX, p. 551; App. IV, iii, p. 260; V, iv, p. 612)

Popolazione e condizioni economiche

di Giulia Albonetti

La popolazione (417.000 ab. secondo una stima del 1998) ha segnato un incremento del 46% rispetto al censimento del 1986. Tale consistente crescita è dovuta soprattutto al saldo naturale largamente positivo: nel 1997 il tasso di natalità e quello di mortalità sono stati, rispettivamente, del 36,2‰ e del 4,1‰. Unico centro urbano è la capitale, Honiara, nell'isola di Guadalcanal (43.600 ab. nel 1996); meta di cospicue migrazioni interne in quanto offre migliori occasioni di lavoro, non possiede però infrastrutture sufficienti a sostenere la pressione demografica.

L'economia delle isole si basa soprattutto sul settore primario e in particolare sullo sfruttamento forestale e sulla pesca, mentre solo il 2% della superficie territoriale è destinato alle colture agrarie. Tuttavia foreste e boschi sono stati oggetto di un eccessivo sfruttamento e si calcola che agli attuali ritmi le risorse si esauriranno entro quindici anni; anche il livello della pesca (53.275 t nel 1996, pari a 130 kg pro capite) è superiore a quanto il naturale ripopolamento della zona di sfruttamento consentirebbe. Tra le principali colture si segnalano, oltre ai tradizionali prodotti di sussistenza (patate dolci, soprattutto), palma da olio, copra, caffè e cacao, in parte esportati. Le risorse minerarie delle isole (piombo, zinco, nichel) sono solo parzialmente sfruttate e non è ancora iniziata la prospezione dei depositi di petrolio e gas sottomarini, mentre nel 1998 è stato dato l'avvio a un progetto per l'estrazione dell'oro nella sezione centrale dell'isola di Guadalcanal. Le attività manifatturiere sono molto limitate e il turismo, potenziale risorsa dell'economia locale, è compromesso da una serie di problemi, tra cui le inadeguate infrastrutture ricettive e di trasporto e la presenza endemica della malaria. Per sopperire alla scarsità di energia è in progetto una centrale idroelettrica nell'isola di Guadalcanal.

bibliografia

E. Hviding, Contextual flexibility: present status and future of customary marine tenure in Solomon Islands, in Ocean and coastal management, 1998, pp. 1-32; R. Scheyvens, 'Engendering' environmental projects: the case of ecotimber production in the Solomon Islands, in Development in practice, 1998, pp. 439-53.

Storia

di Silvia Moretti

Dall'inizio degli anni Ottanta la vita politica delle Isole S. è stata dominata da poche personalità politiche che si sono ripetutamente contese la carica di primo ministro. Alla fine del 1994 si aprì nel paese una crisi costituzionale che fu risolta solo dall'intervento del governatore generale; allontanato dal governo il primo ministro F.B. Hilly, fu nominato al suo posto il leader dell'opposizione S. Mamaloni, più volte primo ministro nel corso degli anni Ottanta. Tra il 1995 e il 1996 le accuse di malgoverno e corruzione lanciate nei confronti di alcuni ministri del governo presieduto da Mamaloni scatenarono accese polemiche nel paese. Dopo le elezioni dell'agosto 1997 il nuovo governo presieduto da B. Ulufa'alu, leader del Solomon Islands Liberal Party, fu dominato da ministri appartenenti alla neonata coalizione elettorale Alliance for Change che raccoglieva, oltre al partito di Ulufa'alu, numerosi indipendenti. Come primo ministro Ulufa'alu si fece promotore di un ampio piano di riforme che prevedeva una forte riduzione della spesa pubblica. Nella prima metà del 1999 esplosero forti contrasti tra gli abitanti dell'isola di Guadalcanal e gli immigrati provenienti dalle province vicine, Malaita in particolare. Nel gennaio 2000 fu ancora prolungato per alcuni mesi il mandato delle forze di pace del Commonwealth, giunte a Guadalcanal nell'estate del 1999 per disarmare i ribelli dell'Isatambu Freedom Fighters, precedentemente noti come Guadalcanal Revolutionary Army, e per riportare la calma nell'isola.

Tra il 1996 e il 1997 crebbe la tensione con Papua Nuova Guinea, che già dalla fine degli anni Ottanta accusava le Isole S. di sovvenzionare i ribelli indipendentisti dell'isola di Bougainville nella loro battaglia contro il governo centrale. Nel dicembre 1996 e nel febbraio 1997 le incursioni dei Papuani nelle acque territoriali delle Isole S. provocarono la dura reazione del primo ministro Mamaloni. Nel gennaio 1998 l'annuncio di un cessate il fuoco permanente tra gli indipendentisti di Bougainville e il governo di Papua provocò un netto miglioramento delle relazioni diplomatiche tra i due paesi.

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