Giglio, Isola del

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Isola dell’Arcipelago Toscano (21,2 km2), la maggiore dopo l’Elba, 13 km a O del promontorio di Monte Argentario. Di forma ellittica abbastanza regolare, è quasi interamente montuosa (Poggio della Pagana, 498 m). Le coste sono alte e rocciose. Il clima è mite. Fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

Popolata sin dall’età del Ferro, e in epoca romana (Igilium) possesso dei Domizi Enobarbi, come la vicina Giannutri, fu nell’Alto Medioevo possesso dei monaci cistercensi dell’abbazia delle tre Fontane, quindi degli Aldobrandeschi, dei Pannocchieschi, dei Caetani, degli Orsini e del comune di Perugia. Dal 1264 al 1406 la tennero i Pisani, quindi i Fiorentini; nel 1448 l’occupò Alfonso d’Aragona, che la ripopolò con famiglie napoletane e la rivendé a Pio II, che la infeudò alla propria famiglia dei Piccolomini. Nel 1544 fu assalita dal pirata Ariadeno Barbarossa che condusse schiavi 700 abitanti; da allora l’isola rimase quasi deserta per le incursioni corsare e fu ripopolata quindi da emigrati liguri, siciliani, toscani e forse greci. Nel 1558 passò al granducato di Toscana di cui seguì le sorti. L’ultimo assalto dei pirati tunisini si infranse al G. per il valore degli abitanti (1799).

Comune della prov. di Grosseto (23,8 km2, con 1449 ab. nel 2008), comprende tre centri abitati: Giglio Castello, sede comunale, a 405 m s.l.m.; Giglio Campese, sulla costa nord-occidentale; Giglio Porto, sulla costa orientale, nonché l’isola di Giannutri (2,6 km2 con 6 ab.). Le risorse economiche sono l’agricoltura, la pesca e le attività connesse con il turismo.

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