Iperstatico

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Nella scienza delle costruzioni, detto di ogni sistema materiale costituito da uno o più corpi rigidi e dotato di vincoli interni ed esterni in numero sovrabbondante, superiore cioè a quello strettamente indispensabile per la stabilità del sistema, intendendo per stabilità l’equilibrio statico, a prescindere dalle limitazioni che, in pratica, sono poste dai limiti di resistenza dei materiali.

Il carattere di iperstaticità o di isostaticità è in effetti indipendente dalle proprietà dei materiali e dipende unicamente dalla configurazione geometrica del sistema e dai suoi vincoli.

Un sistema i. è detto i. esternamente o per vincoli esterni se i vincoli sovrabbondanti sono esterni, collegano cioè parti del sistema a corpi esterni, limitandone le possibilità di movimento; il sistema è invece i. internamente o per vincoli interni quando i vincoli sovrabbondanti sono interni, consistendo in determinate limitazioni alla mobilità reciproca di parti del sistema.

fig.

In genere un sistema i. solo per vincoli esterni può essere reso isostatico abolendo vincoli interni, ma non viceversa. In un sistema i. si chiamano vincoli sovrabbondanti quei vincoli che debbono essere aboliti per ridurre isostatico il sistema; è però arbitraria la scelta di tali vincoli; è cioè possibile ottenere il sistema isostatico, o sistema ridotto, in molti modi diversi. Ciò che resta costante in ogni caso è il numero di grandezze scalari incognite che viene eliminato nella riduzione, dato che sempre ci si deve ridurre al numero di incognite determinabili con le equazioni della statica. Per ogni sistema o parte del sistema in equilibrio, tale numero è 6, nel caso più generale, ma può essere anche inferiore a causa di particolari condizioni di simmetria che rendano identicamente soddisfatte alcune equazioni; così, per es., per un sistema piano il numero di equazioni non identicamente soddisfatte si riduce di norma a 3. Per un sistema piano (v. fig.) costituito da n parti collegate sia fra loro sia a un corpo rigido esterno con un numero i di incastri, p di appoggi, k di cerniere ciascuna delle quali collega rh parti (con 1≤h≤k), ivi comprendendo il corpo rigido esterno, il grado di iperstaticità risulta, salvo casi singolari, pari a

formula
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