Miller, Henry

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Scrittore statunitense (New York 1891 - Pacific Palisades, California, 1980). Dopo aver vissuto per circa quarant'anni negli USA passando da un mestiere all'altro, nel 1930 si stabilì a Parigi, dove rimase per circa un decennio. Qui esordì nella narrativa con Tropic of Cancer (1934; trad. it. 1962), audace ricostruzione autobiografica dell'avventuroso clima di promiscuità sperimentato in terra francese. Il romanzo fu più volte censurato negli Stati Uniti, analogamente a quanto accadde al successivo Black spring (1936; trad. it. 1968) e al picaresco resoconto del suo apprendistato americano, Tropic of Capricorn (1939; trad. it. 1962). Tornato in patria dopo un'importante esperienza di viaggio in Grecia da cui scaturirà The colossus of Maroussi (1941; trad. it. 1948), M. si fece efficace interprete del disagio dell'intellettuale di fronte al dilagante conformismo statunitense nei vivaci schizzi di The air-conditioned nightmare (1945; trad. it. 1962) e in Remember to remember (1947; trad. it. 1965), che anticipano di circa un decennio la nascita della beat generation. All'attività di narratore, culminata nell'ambiziosa, controversa trilogia The rosy crucifixion (Sexus, 1949, trad. it. 1962; Plexus, 1952, trad. it. 1956; Nexus, 1960, trad. it. 1961), M. affiancò una copiosa produzione saggistica, svolgendo il ruolo di originale, provocatorio polemista in opere quali Big Sur and the oranges of Hieronymus Bosch (1957; trad. it. 1968); Insomnia, or the devil at large (1970) e My life and times (1971). Scrittore programmaticamente autobiografico, M. ha pubblicato numerosi volumi di lettere, tra cui Lawrence Durrell and H. M.: A private correspondence (1963); Letters to Anaïs Nin (1965; trad. it. 1972).

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