Richardson, Henry Hobson

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Architetto (St. James, Louisiana, 1838 - Brookline, Massachusetts, 1886). Nel panorama eclettico dell'architettura statunitense della metà dell'Ottocento R. rappresenta una delle prime posizioni critiche nei confronti della tradizione neogotica e neoclassica. Molto legato alla cultura europea, nello stile romanico, studiato durante numerosi viaggi in Francia, Italia e Spagna, trovò il punto di riferimento continuo per attuare una revisione globale di tutti gli elementi che compongono un'architettura: il disegno planimetrico, l'ordine di facciata, i materiali di costruzione e così via. In venti anni di lavoro R. progettò e costruì più di cento opere, lasciando alla sua morte un bagaglio culturale insostituibile per la scuola di Chicago e per F. L. Wright.

Vita e opere

Dopo essersi diplomato alla Harvard University (1859), continuò gli studi per breve tempo alla Scuola delle belle arti di Parigi. Qui lavorò in seguito nello studio dei fratelli Labrouste e con loro partecipò animosamente alle polemiche contro Viollet-le-Duc in favore della nuova architettura in ferro. Nel 1865, tornato in America, aprì uno studio a New York; ma solo dal 1872, dopo un secondo giro in Europa, trovò una sistemazione stabile alla direzione del suo studio di Boston, che fu tra i più prestigiosi e richiesti dell'epoca. Quello stesso anno vinse il concorso per la chiesa della Trinità di Boston. L'edificio, progettato quasi interamente in granito rosso, presentava una fantastica successione di ordini di dimensioni diverse che scardinava tutte le leggi della rediviva tradizione classica. Nel 1878 costruì la Sever Hall di Cambridge, ricca di raffinati accostamenti e variazioni volumetriche: le torrette che chiudono la facciata, il leggero rigonfiamento di quest'ultima nella parte centrale, il corpo sovrapposto degli abbaini. Del 1880 è la biblioteca Crane a Quincy dove, nel corpo di fabbrica unitario e di pietra massiccia, compare un'intera gamma di tipologie di finestre, bucature, ampie aperture vetrate. Anche nell'edilizia privata R. ha lasciato opere di notevole interesse legate alla migliore tradizione americana dell'architettura minore: la Stoughton House del 1882 a Cambridge è costruita in legno e rivestita di assicelle (shingles) dello stesso materiale secondo lo stile in voga all'epoca; la Glessner House di Chicago (1886) presenta soluzioni di pianta, libere da schemi simmetrici e monumentali, che appaiono molto avanzate. L'ultima opera di R. fu l'edificio per i magazzini di Marshall Field di Chicago, considerato dalla critica particolarmente interessante per l'uso delle ampie svetrature, di un concetto di ordine legato ai nuovi tempi di costruzione, e una forte riduzione degli elementi decorativi.

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