ARRIBOTTI, Giacomo

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 4 (1962)

ARRIBOTTI, Giacomo

Maria Luisa Marzorati

Milanese, fu attivo nella seconda metà del XIII secolo. Il suo nome compare in alcuni documenti relativi alla sistemazione di corsi d'acqua e di canali nel territorio milanese. Il 18 giugno 1258 l'A. fu arbitro insieme con Marchione di S. Giuliano, come lui "magister de mulino de muro et de lignamine", nella questione sorta intorno ad alcuni mulini di pertinenza del monastero di S. Ambrogio. Il 7 maggio 1269 fu preferito a un certo Armanno ingegnere, allorché si deliberò di aprire un canale di scarica nel fossato tra porta Romana e porta Ticinese per eliminare le acque stagnanti. L'A. diresse i lavori coadiuvato da Obizone "de la Ecclesia" e da Giacomo Carrono, poi con quest'ultimo e con monaci di Chiaravalle e di S. Calimero stimò e collaudò l'opera compiuta.

L'A. legò indissolubilmente il suo nome alla sistemazione dei Naviglio grande, disposta dal Comune di Milano negli anni 1269-1270. Attraversato in tutta la sua lunghezza da chiuse stabilì, il Naviglio non serviva che alla irrigazione e, per divenire navigabile, dovette essere approfondito e regolarizzato nel corso. L'A. diresse i grandiosi lavori necessari, "pro magistro nomine et vice et de precepto Communis Mediolani", come egli stesso ebbe occasione di ricordare in una dichiarazione resa molti anni più tardi. Nel 1288, come perito idraulico, ebbe l'incarico di coadiuvare l'opera di due giuristi, arbitri in una lite sorta fra i monasteri milanesi di S. Celso e S. Apollinare, a proposito di una derivazione del canale aperto nel 1269. Ormai vecchio, nel 1297, fu ancora richiesto di un parere tecnico circa un ricorso presentato da due privati che rivendicavano il mantenimento di una bocca di derivazione sul Naviglio loro spettante. Fu in questa occasione (il relativo documento fu pubblicato dal Ghinzoni) che egli ricordò l'opera diretta ventotto anni prima.

Se ne ignora la data di morte.

Bibl.: P. Ghinzoni, Maestro G. Arribotti e il Naviglio grande reso navigabile, in Arch. stor. lombardo,s. 2, X (1893), pp. 200-203; G. Biscaro, Gli antichi navigli milanesi, ibid., s. 4, XXXV (1908), fasc. 20, pp. 315, 322 s.; G. C. Bascapé, Il naviglio di Milano e gli antichi canali lombardi, Milano 1949-1950, p. 22; G. C. Zimolo, Canali e navigazione interna dalle origini al 1500, in Storia di Milano, VIII, Milano 1957, p. 876.

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