Richter, Gerhard

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Pittore tedesco (n. Waltersdorf 1932). Ha studiato a Dresda approfondendo tecniche diverse, dall'acquerello alla pittura murale, e maturando un saldo linguaggio figurativo legato alle istanze del realismo socialista. Dal 1961 si è stabilito a Düsseldorf, dove ebbe modo di confrontarsi con un più complesso ed eterogeneo panorama artistico e in particolare con esperienze legate alla Pop art e al Nouveau réalisme e dove nel 1963 è stato tra gli organizzatori della mostra "Eine Demonstration für den kapitalistischen Realismus". Perfettamente padrone dei mezzi pittorici, sia in senso neorealista sia nell'ambito della pura azione formale, R., fin dal 1962, ha voluto creare nei suoi quadri un'oggettività priva di emozioni, prendendo come modello la fotografia. L'instancabile esigenza di sperimentazione ha progressivamente condotto la sua ricerca, incentrata sul valore espressivo di luce, colore e movimento, verso una più ampia gamma di soluzioni formali. Opere a Berlino (Neue Nationalgalerie), Düsseldorf (Kunstmuseum), Monaco (Staatsgalerie), ecc. Tra i numerosi riconoscimenti a lui attribuiti, sono da ricordare il premio O. Kokoschka ricevuto a Vienna nel 1985 e il Praemium Imperiale ricevuto in Giappone nel 1997. Nel 2012 una  retrospettiva della sua produzione artistica è stata ospitata presso il Centre Pompidou di Parigi, mentre nel 2014 una grande mostra monografica è stata allestita presso la fondazione Beyeler di Riehen.

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