Hopkins, Gerard Manley

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Poeta inglese (Stratford, Essex, 1844 - Dublino 1889). Poeta difficile e assolutamente originale, dotato di una profonda ricchezza spirituale, seppe guidare la poesia inglese fuori dell'asfissia delle convenzioni vittoriane, spezzando decisamente il metro tradizionale e rinnovando il linguaggio; tale posizione di avanguardia fu compresa appieno soltanto dai poeti del primo dopoguerra. Nel 1930 venne pubblicata l'edizione integrale dei suoi Poems.

Vita e opere

Nel 1862 vinse un concorso di poesia, nel 1863 ottenne una borsa di studio per il Balliol College a Oxford, dove ebbe maestro W. Pater e conobbe R. Bridges. Convertitosi al cattolicesimo nel 1866, fu ricevuto nella chiesa romana da J. H. Newman. Distrutte tutte le poesie che aveva scritto, entrò nel noviziato dei gesuiti dove rimase nove anni. Il lungo silenzio poetico fu interrotto solo quando, su suggerimento di un superiore, scrisse la già citata Wreck of the Deutschland, una lunga poesia che narra l'affondamento nel Tamigi di un bastimento tedesco. L'ardita novità del linguaggio e della tecnica, dall'autore stesso definita sprung rhythm e basata essenzialmente sull'accentuazione anziché sul numero delle sillabe, sconcertarono R. Bridges, al quale H. inviò il poema. Ordinato sacerdote nel 1877, predicò a Londra, Oxford, Liverpool e Glasgow, fu insegnante al collegio dei gesuiti a Stonyhurst e nel 1884 ebbe la cattedra di greco all'università di Dublino. Ipersensibile e di salute delicata, visse isolato e tormentato dal senso della propria inadeguatezza, ma sempre fedele alla sua vocazione. Durante quegli anni non cessò mai di scrivere poesie, inviandole a Bridges e R. W. Dixon, i quali tuttavia mancarono di comprenderne tutta la forza e la modernità. L'edizione integrale dei suoi Poems apparve nel 1930. Suoi Note-books and papers, fondamentali per comprendere il messaggio di H., sono stati pubblicati nel 1937.

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