DONNER, Georg Raphael

Enciclopedia Italiana (1932)

DONNER, Georg Raphael

Hans Tietze

Scultore, nato a Esslingen (Austria Inferiore) il 24 maggio 1693; morto a Vienna il 15 febbraio 1741. Il suo stile lo fa supporre iniziato nell'Italia settentrionale. A Salisburgo eseguì la decorazione della scala nel castello di Mirabello (Paride, del 1726). Poco dopo si trasferì a Presburgo e in una cappella del duomo rappresentò l'arcivescovo Esterházy, suo mecenate, in una nobile statua di fluida esecuzione; per l'altar maggiore fuse in piombo il pittoresco gruppo di San Martino a cavallo. A Presburgo il D. eseguiva commissioni, che gli venivano da Vienna: il gruppo marmoreo di Carlo VI con la Fama (1734), i due grandi rilievi marmorei per il lavabo della sagrestia nella chiesa di S. Stefano (fra il 1735 e il 1740), la decorazione di figure della fontana sul Neuer Markt a Vienna, in piombo (compiuta nel 1739; ora con riproduzioni in bronzo) lavori tutti ora conservati nel Museo di arte barocca a Vienna. La fontana del Neuer Markt, che ha reso popolare il D., gli procurò la commissione di un lavoro a rilievo in piombo, la Liberazione di Andromeda, per la fontana del municipio. Questo lavoro, e quello per l'altare della Croce - un gruppo in piombo, la Pietà - per il duomo di Gurk, si protrassero fino alla morte dell'artista. Il D. eseguì anche piccole sculture, tra cui si possono rammentare il Mercurio nel Museo di Klosterneuburg e le statuette del Museo di arte barocca a Vienna. Il trattamento elegante della superficie, la graziosa e patetica poesia pastorale, la mobilità melodiosa, pur senza intima forza, distinguono queste opere.

Il D. rappresenta per l'Austria quello stile del "primo classicismo" che sulla fine del sec. XVII si manifestò pure in Francia e in Italia in contrasto con le correnti berniniane. È difficile stabilire s'egli abbia subito l'influenza piuttosto dell'Italia settentrionale o della Francia; o quella del fiammingo Duquesnoy. Il suo stile diede norma all'indirizzo accademico viennese per tutto il secolo XVIII, guidando lo sviluppo della scultura nella capitale.

Bibl.: J. E. Schlager, R. D., Vienna 1853; A. Ilg, G. R. D., Vienna 1893; A. Mayer, G. R. D., Vienna-Lipsia 1907; E. Tietze-Conrat, Unbekannte Werke von G. R. D., in Jahrb. d. K. K. Zentr.- Comm., 1905, pp. 195-266; id., G. R. D's verhältnis zur italien. Kunts, ibid., n. s., I (1907), pp. 69-114; id., ibid., VI (1912), pp. 61-82; id., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IX, Lipsia 1913; id. Österreichische Barockplastik, Vienna 1920; Neue beiträge zu G. R. D. (articoli di A. Pigler, E. Tietze-Conrat, A. E. Brickmann), in Belvedere, V (1924), pp. 133-43; A. Pigler, D. R. D. (trad. dall'ungh. di G. Fleischer), Lipsia 1929.

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