Genova

Enciclopedia Dantesca (1970)

Genova

Adolfo Cecilia

La città, che nella seconda metà del sec. XIII aveva affermato la sua supremazia marittima nel Mediterraneo e che, nel 1311, si era data in signoria a Enrico VII, per subire poi, nel 1318, un ritorno dei guelfi guidati dai Fieschi e dai Grimaldi, non è mai ricordata da D., che ne nomina invece qualche volta gli abitanti (v. GENOVESE) e cita la ‛ Marchia Ianuensis ' (v. MARCA GENOVESE) collocata nella ‛ dextra ' d'Italia (v.), e della quale traccia il confine con la Toscana in Pd IX 90. Un'eventuale presenza di D. a G., alla quale accenna rapidamente anche il Revelli (Italia 39) è suffragata, secondo il Foglietta, dagl'insulti e dalle percosse ricevute dal poeta in G. dagli amici e dai servitori di Branca Doria, insulti e percosse che spiegherebbero l'invettiva contro Branca Doria e i Genovesi tutti in If XXXIII 136-157. Il Bassermann (Orme 385 ss.), mentre accetta come verosimile una presenza di D. a G. e giustifica l'invettiva con probabili dolorose vicende personali ivi vissute dal poeta, si tiene però più nel vago, in polemica con il Foglietta stesso. Un'allusione alla guerra combattuta dal re Roberto di Napoli contro i ghibellini genovesi è stata vista in Eg I 29 dic Ligurum montes et classes Parthenopaeas.

Per la fortuna di D. in G., v. LIGURIA. Per la questione della lingua, v. MARCA GENOVESE.

Bibl. - U. Foglietta, D. in Genova..., in G. Papanti, D. secondo la tradizione e i novellatori, Livorno 1873, 151-153; L. Luchini, La politica di D. e sue pellegrinazioni a Bologna, Padova, Milano, Cremona, Brescia, Mantova, Genova, Verona, Treviso, Udine e Ravenna; nuovi studi, Bozzolo 1893.

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