FRÉJUS

Enciclopedia Italiana (1932)

FRÉJUS (A. T., 35-36)

Valeria BLAIS
Piero BAROCELLI
Jean Jacques GRUBER

Città della Francia sud-orientale, nel dipartimento del Varo, circondario di Draguignan. Contava 9091 ab. nel 1926. È posta su un'altura dominante la foce dell'Argens e comunica con il mare per mezzo di uno stretto canale lungo circa 2 km. È sede di vescovato e ha numerosi conventi e un seminario. È stazione di turismo e in special modo interessante per le rovine dei monumenti romani. L'attività industriale è data soprattutto dallo sfruttamento di alcune cave di pozzolana e di piccoli giacimenti di carbon fossile, e dalla coltura del tabacco; ha inoltre alcune fabbriche di tappi, segherie, saponerie, ecc. È stazione della Paris-Lyon-Mediterranée nel tratto Tolone-Cannes, e della linea Tolone-Saint Raphaël. L'antica città di Forum Iulii (v. appresso) che sorgeva sul luogo della città odierna, era posta sulle rive del mare, ma il suo porto andò a poco a poco interrandosi per gl'insabbiamenti dell'Argens e del Reyran. La città dista oggi dal mare circa 2 km.

Storia. - L'antica Forum Iulii fu porto della Gallia Narbonese fondato nel territorio degli Oxubii da Giulio Cesare quale colonia con la deduzione di veterani della legione ottava. Di qui l'appellativo colonia Octavanorum. Augusto migliorò e ingrandì il porto, e vi fece condurre le navi catturate nella battaglia di Azio. Furono perciò dati alla colonia gli ulteriori appellativi di Pacensis o Pacata e Classica. Il nome completo così, agl'inizî dell'Impero, fu colonia Octavanorum Pacensis (o Pacata) Classica Forum Iulii. L'usuale denominazione fu però Forum Iulii (donde Fréjus). Il porto ebbe notevole importanza quale stazione navale almeno fino all'età dei Flavî. La colonia annoverò fra i suoi cittadini più insigni il generale Cneo Giulio Agricola, vincitore dei Britanni. Le iscrizioni, non molto numerose, ricordano come magistrati soltanto i duoviri e un patrono. Forum Iulii fu iscritta alla tribù Aniense. La città e il porto ebbero una rinascita sotto Costantino. Nei secoli IX e X ebbero a soffrire molto per le invasioni dei Saraceni. Nel sec. XVI tuttavia il porto aveva ancora una certa importanza. Nel 1704 sul luogo dell'antico porto c'era solo uno stagno poi prosciugato.

Monumenti. - Le rovine di Fréjus gallo-romana costituiscono due gruppi. Uno comprende i resti della stazione navale, fondata fra il 46 e 45 a. C.; è stato riconosciuto il posto della cittadella, delle banchine, di una fullonica; la torre-faro ha attratto in modo particolare l'attenzione degli archeologi. L'altro gruppo, molto più ricco, corrisponde al sito della colonia propriamente detta, fondata nel 31 a. C. La cinta fortificata, di cui si può seguire il tracciato, aveva varie porte; sul porto è un grande portico detto Porte Dorée, in ottimo stato di conservazione; notevoli ancora l'anfiteatro, per l'accuratezza della costruzione; il teatro, e l'acquedotto che portava le acque della Siagnole.

La cattedrale fu ricostruita nel sec. XII. Notevole il suo nartece, che ricorda gli archi trionfali romani, e il chiostro della fine del secolo XII. Nella vicina parrocchiale, che conserva alcune parti della ricostruzione fatta nel sec. XII, l'arcaismo della costruzione è rivelato dal sesto rialzato degli archi trasversi. Il Battistero attiguo al chiostro, quadrato all'esterno e ottagonale dentro, è sormontato da cupola moderna (sec. XIX). Il "Capitou", avanzo dell'antico Capitolo, conserva quasi intatta la facciata dall'epoca romanica. Il museo custodisce importanti frammenti del sec. XII e oggetti di scavi eseguiti sul posto delle due città romane; tra l'altro, il bel mosaico del Leopardo scoperto nella seconda città.

Bibl.: Corpus Inscriptionum Latinarum, XII, p. 38 segg.; S. C. Roux, Fréjus, Parigi 1909; A. Donnadieu, La Pompei de la Provence: Fréjus, Parigi 1927.

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