Fontainebleau

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Città della Francia settentrionale (20.000 ab. circa), nel dipartimento di Senna e Marna, a 50 km da Parigi, nei pressi del fiume Senna. Celebre per il castello e la foresta che la circonda, ha aspetto moderno e una topografia molto regolare. Mercato di uve pregiatissime ( chasselas de F.), coltivate nella zona fra la foresta e il fiume, per la relativa prossimità a Parigi (è stazione della linea Parigi-Digione) e per le attrattive artistiche e naturali è animatissimo centro turistico e di soggiorno estivo.

La foresta di F., anticamente foresta di Bière o di Bièvre, copre un’area di 168 km2 formata da una piatta superficie di arenarie intagliata da gole. Particolarmente copiose le querce, i faggi, le betulle, i pini silvestri; 1700 ettari sono riservati alla libera vegetazione e vi si trovano alberi centenari. Nel 19° sec. la foresta fu meta prediletta dei pittori della scuola di Barbizon.

Il castello di F., documentato dal 12° sec., fu ricostruito in forme classicheggianti da G. Le Breton (1528), sotto Francesco I, che chiamò artisti italiani a compierne la decorazione e vi raccolse il primo nucleo della sua collezione d’arte. Il complesso, cui collaborarono architetti quali P. Delorme (cappella della Trinità, 1551) o J. Du Cerceau (Scala del ferro di cavallo, 1634), si articola intorno al giardino di Diana e a varie corti. Sotto la guida di Rosso Fiorentino (fino al 1540) e di Primaticcio (fino al 1570) e per la presenza di artisti brillanti come N. Dell’Abate, B. Cellini ecc., divenne centro di elaborazione di un linguaggio caratterizzato da audacia compositiva, simbolismo criptico, raffinatezza formale (galleria di Francesco I, camera della duchessa d’Étampes, sala da ballo). Sotto Enrico IV, la decorazione del castello ebbe nuovo impulso a opera di T. Dubreuil, M. Fréminet, A. Dubois.

Stile e motivi iconografici e decorativi elaborati a F. nei due periodi di maggiore creatività sono denominati anche prima e seconda scuola di Fontainebleau. Rimaneggiamenti nel 18° sec. comportarono distruzione di alcune parti (galleria di Ulisse, padiglione di Pomona ecc.) ma creazione di nuovi capolavori (appartamento di Maria Antonietta). Con Napoleone fu costruita la Sala del Trono; dannosi i restauri di Luigi Filippo. TAV.

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