Finale Ligure

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Comune della prov. di Savona (34,6 km2 con 11.780 ab. nel 2008), sulla Riviera di Ponente, nell’insenatura formata dal Capo di Caprazoppa. Località balneare e climatica. Officine di costruzioni meccaniche e aeronautiche; cave di sabbia per vetreria e di pietra del F., roccia calcarea rosea.

La zona compresa tra Bergeggi e Pietra Ligure è fra le più importanti per la preistoria italiana, è ricca di grotte che hanno fornito abbondanti resti dell’uomo preistorico. La più famosa e importante è la Caverna delle Arene candide; le altre sono la Caverna delle Fate, le Caverne Pollera (Neolitico ed età del Bronzo), la Caverna dell’acqua (Musteriano, Neolitico ed età dei Metalli), la Caverna del Sanguineto (Neolitico ed età del Bronzo), l’Arma dell’Aquila (Paleolitico superiore, Neolitico ed età dei Metalli), la Caverna dei Pipistrelli (Paleolitico e Neolitico).

Marchesato di F. Territorio rimasto alla famiglia Del Carretto dopo le cessioni fatte al Comune di Savona (1190-93); si estendeva fra le Alpi e il mare, tra il Capo Noli e la borgata di Pietra Ligure. Viene ricordato per la prima volta nel 1213. Fondandosi su ripetute investiture (1162, 1226, 1355), i marchesi riconoscevano solo la sovranità imperiale, mentre Genova tentò a più riprese (1292, 1340, 1385) di forzarli a riconoscere il suo alto dominio. Dopo la guerra del 1447-48, Giovanni I Del Carretto riconobbe la sovranità della Repubblica su un terzo del marchesato (1451), ma il successore Alfonso I, che nel 1496 ottenne l’investitura dall’imperatore Massimiliano I, la disconobbe. Dopo la morte di Alfonso II, il marchesato fu venduto alla Spagna (1598); passati poi i domini spagnoli all’Impero, F. fu venduta a Genova (1713), alla quale fu riconosciuta dal trattato di Aquisgrana (1748).

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