FESTIVAL

Enciclopedia del Cinema (2003)

Festival

Ettore Zocaro
Bruno Roberti

Cenni storici e nascita dei festival cinematografici

Il termine festival (dal francese antico) è entrato nell'uso internazionale attraverso l'inglese. A partire dagli ultimi anni del 19° sec. ha indicato una manifestazione a carattere spettacolare, musicale, teatrale, e in seguito anche cinematografico, della durata di più giorni o più settimane, caratterizzata dall'eccellenza artistica, da particolari tematiche, dal periodo dell'anno e dal luogo in cui si svolge, e il cui valore complessivo è progressivamente derivato dalla combinazione di fattori artistici, politico-sociali, economico-turistici. I primi f. moderni, esclusivamente musicali, nacquero in Inghilterra subito dopo la metà del 18° sec., ma i Festspiele, dedicati integralmente a diverse forme di spettacolo, nacquero nello stesso periodo in Germania. Tutto ciò assunse una fisionomia definitiva nel 19° sec., quando il f. si affermò come manifestazione ricorrente in un luogo stabilito. Ed è in quest'ambito che, dal 1876, si colloca per es. il Bayreuther Festspiele, ideato da R. Wagner. Fu negli anni Dieci del Novecento che la nuova arte del cinema trovò le sue prime occasioni di celebrazione e diffusione; tra gli esempi ‒ che indicano già le due principali motivazioni che avrebbero caratterizzato i f., quella promozionale di mercato e quella artistica ‒ si possono menzionare l'iniziativa svoltasi a Milano nel 1910 con la partecipazione attiva delle case di produzione francesi, statunitensi e italiane, e le rassegne internazionali, più orientate su film di valore artistico, organizzate dai gruppi dell'avanguardia francese (per es. dal teorico-cineasta Louis Delluc). Ma fu nel 1932 che nacque, nell'ambito della Biennale, il primo tra i f. cinematografici di prestigio, la Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, e si deve alla grande risonanza avuta fin dalla sua prima edizione l'avvio di iniziative analoghe in diversi Paesi del mondo.La Fédération internationale des associations de producteurs de films (FIAPF) cominciò nel 1950, per regolamentare l'organizzazione dei f., ad avviare procedure ufficiali di validazione: le prime manifestazioni riconosciute dall'organizzazione, oltre al f. di Venezia, furono, in Europa, i f. di Cannes, Berlino, Karlovy Vary ed Edimburgo. I f. cominciarono così ad assumere una fisionomia precisa, prevedendo la distinzione tra manifestazioni non competitive e competitive, dotate di uno o più concorsi, e perciò di giurie internazionali e di premi. In generale un f. cinematografico è suddiviso in più sezioni, alcune anche tematiche o retrospettive, affidate a più curatori, anche se la direzione artistica è assicurata da un'unica personalità di prestigio.

I festival cinematografici nel mondo

Il Festival mondial du film di Bruxelles, organizzato per la prima volta in occasione dell'Esposizione universale del 1935, segnò l'inizio di una proliferazione di queste manifestazioni cinematografiche, ampliatasi a dismisura nella seconda metà del Novecento. Alcune di esse videro la partecipazione di autori prestigiosi, come la rassegna tenuta a Mosca nel 1935 e presieduta da una giuria in cui figuravano, tra gli altri, Vsevolod I. Pudovkin, Sergej M. Ejzenštejn, Aleksandr P. Dovženko; o furono concepite come memoria del cinema mondiale, come il Festival del Teatro Quirino, tenutosi a Roma nel 1945, in cui vennero proiettati capolavori che a causa del conflitto non erano usciti in Italia. In Francia furono organizzati f. intesi come occasione in cui mostrare opere innovative o penalizzate dai circuiti distributivi ufficiali: nel 1949 a Biarritz il Festival du film maudit, con la collaborazione di Jean Cocteau, e nel 1950 ad Antibes il Festival du film de demain. Nel 1946 nacque il Locarno International Film Festival, caratterizzato dall'attenzio-ne alle cinematografie meno conosciute, da retrospettive sempre accurate e interessanti e, a partire dal 1971, dalla presentazione delle anteprime più spettacolari sul gigantesco schermo della Piazza Grande. Gli anni Cinquanta videro la nascita (1951) dell'Internationale Filmfestspiele Berlin, noto come Berlinale (v. Berlino, festival di), e del Festival Internacional de Cine de Donostia-San Sebastián (1953), divenuti entrambi manifestazioni salienti del calendario internazionale. Il Festival di San Sebastián, che si svolge in settembre nella località basca, è competitivo, ma svolge fin dalle origini anche un'opera di recupero della memoria cinematografica organizzando accurate retrospettive monografiche. Nel 1950 venne istituito l'Edimburgh Film Festival, che unisce l'interesse per il documentario a quello per film più spettacolari e si affermò contemporaneamente il Mezinárodní Filmový Festival Karlovy Vary (Festival internazionale del cinema di Karlovy Vary), luogo di riferimento per la promozione del cinema dell'Est europeo. Nel 1960 poi nacquero il Festival del cinema libero di Porretta Terme, su iniziativa dello scrittore L. Repaci e di Cesare Zavattini, in cui venne dato spazio alle cinematografie emergenti, e l'International Thessaloniki Film Festival, istituito come 'Settimana del cinema greco' e divenuto internazionale nel 1992, dedicato al cinema d'autore. Nel 1963 a Sorrento si diede avvio agli Incontri internazionali del cinema, diretti per molti anni dal critico Gian Luigi Rondi con una formula monografica su singole cinematografie. Nel 1971 fu istituito a Taormina un f. di grande rilievo sul piano internazionale che, nel quadro delle manifestazioni di 'Taormina Arte', offre un mosaico del cinema mondiale, sia spettacolare sia d'autore; mentre dal 1976 il Cairo International Film Festival presenta sulla scena mediorientale le più importanti novità internazionali. Nel 1983 sono nati in Italia il Torino Film Festival, competitivo, attento alle nuove leve di registi, e il Bergamo Film Meeting, promosso dalla Federazione italiana dei cineforum e competitivo dal 1987, che produce anche monografie e retrospettive su autori e cinematografie a conferma di una specifica vocazione culturale. La crescita esponenziale del numero dei f. (160 circa nel 2001) risponde, oltre che al bisogno di vetrine internazionali da parte sia delle grandi case di produzione sia delle cinematografie meno conosciute, anche all'esigenza di concentrare in eventi unitari la riflessione sulle nuove tendenze o la scoperta di nuovi autori. La crescita d'importanza del cinema d'autore ha favorito la nascita di f. a esso specificamente rivolti o di manifestazioni dedicate al cinema indipendente: il Tervetuloa Sodankylän Elokuvafestivaaleille (noto come Midnight Sun Film Festival) di Sodankylä in Lapponia, ideato dai cineasti finlandesi Aki e Mika Kaurismäki, oppure il Festival di Telluride in Colorado, quello di Park City nello Utah, noto come Sundance Film Festival (v.), voluto da Robert Redford per dare visibilità a un cinema alternativo a quello commerciale di Hollywood, l'Independent Exposure di Seattle, il Festival di Rotterdam, aperto alla ricerca e alla sperimentazione, con larga partecipazione di autori underground, o infine la Mostra internazionale del nuovo cinema di Pesaro, che continua a svolgere dal 1965 un ruolo fondamentale di riflessione anche teorica.Dalla tipologia del f. a tutto campo, eventualmente diviso in sezioni, si differenziano i f. tematici, dedicati a problemi politici, sociali, di costume: per es. ai rapporti del cinema con la storia e la società (come ad Amiens), con la religione (come la Semana Internacional de Cine di Vallodolid), con il mondo femminile (come l'Internationales Frauen-Film Festival, noto come Feminale, di Colonia, il Festival de films des femmes di Créteil, quelli di Barcellona e di Firenze), con la cultura omosessuale (come il Lesbian and Gay Film Festival di Londra, il Lesbian & Gay Film Festival di San Francisco e il Festival 'Da Sodoma a Hollywood' di Torino), o ancora su particolari modalità linguistico-produttive, per es. il video, il trailer, il film pubblicitario, il film industriale, o le nuove tecnologie, come il f. 'Immagine elettronica' a Bologna. Nella categoria dei f. sono da annoverare anche le rassegne monografiche dedicate a un autore o a un periodo della storia del cinema, come il Premio Fiesole maestri del cinema, organizzato dal 1967, cui si sono aggiunti il Premio Filmcritica maestri del cinema Campidoglio che si tiene biennalmente a Roma dal 1980, il 'Primo piano sull'autore' di Assisi dedicato dal 1982 a registi italiani. Alcuni f. sono incentrati invece su una singola area geografica: il FESPACO (Festival Panafricain du Cinéma et de la télévision de Ouagadougou) in Burkina Faso, la più vasta vetrina sulla cinematografia africana, il Festival del cinema africano di Milano o le Journées cinématographiques de Carthage in Tunisia, il 'Far East Film' di Udine o l''Asiatica film mediale' di Roma per le cinematografie asiatiche, i f. di Providence, Huelva, Arcachon, Trieste per l'area latinoamericana insieme a un f. di grande successo popolare come quello di La Avana, i Festival di Montpellier, di Bastia, il Napolifilmfestival per i film della cultura mediterranea e quelli di Annecy e Villerupt sul cinema italiano, il Festival international du film francophone di Namur, il Festival du cinéma nordique di Rouen, il Festival des cinémas d'Irlande et de Grande Bretagne di Cherbourg-Octeville, il Deauville Festival of American Film, e infine Europa cinema di Viareggio, che fornisce un rilevante apporto alla conoscenza del cinema europeo, dove i film sono selezionati per referendum dai registi e critici dei Paesi membri dell'Unione europea. Le diverse tipologie cinematografiche hanno i loro f. specializzati, tra cui è folto il gruppo dei f. del cinema d'animazione, che si tengono ad Annecy, Bruxelles, Oslo, Utrecht, Genk, Varna, Angers, Cambridge, Zagabria, Ottawa, Hiroshima, Espinho, Stoccarda, spesso sotto l'egida della SIFA (Société Internationale du Film d'Animation). Numerosi e frequentatissimi i f. del cortometraggio, come quelli che si tengono a Tampere, Bilbao, Clermont-Ferrand, Oberhausen, Amburgo, Siena, Capalbio; ma spesso una sezione specificamente dedicata a questo formato è presente anche nei f. principali. Anche al documentario è dedicato un considerevole numero di manifestazioni, a Monaco, Mannheim, Nyon, a Firenze con lo storico Festival dei popoli, a Milano con il 'Filmaker', attento alle produzioni indipendenti e al video. Diversi f. sono dedicati al cinema per ragazzi, come quelli di Friburgo, di Bellinzona, l'International Festival for Children and Youth di Ziln nella Repubblica Ceca, e il Giffoni Film Festival, dove ragazzi dagli otto ai diciotto anni sono chiamati a formare la giuria.Ampia la categoria dei f. specializzati in un genere. Fra quelli dedicati all'horror, al thriller, alla fantascienza, al fantastico, i più significativi sono il Festival Internacional de Cinema de Catalunya a Sitges, in Francia il 'Fantastic'Arts' di Gérardmer e il f. di Avoriaz, il Festival du cinéma fantastique di Bruxelles, il 'Fantasporto' di Oporto, il Festival internazionale della fantascienza di Trieste, il Fantafestival di Roma, quasi tutti riuniti nella European Federation of Fantastic Film Festival che assegna ogni anno il premio Méliès d'oro. Tra i f. dedicati al poliziesco, al noir, al giallo e al mistero quelli di Cognac, Cattolica, Courmayer, Imola. Ma esistono anche f. dedicati alla commedia e all'umorismo ‒ come il Festival international du film de comédie di Vevey o il 'Comicittà' di Frosinone ‒ o al cinema d'avventura, come quello di Digione. Si sono poi sviluppati rapidamente anche f. settoriali che riguardano le relazioni del cinema con lo sport, come quello di Palermo, con l'archeologia, come quelli di Santander e di Atene, con l'etnografia, come il Festival di Nuoro, con la scienza, come la rassegna di Rovereto 'Discovery on film'. Tra i più significativi f. dedicati al cinema muto e delle origini sono da ricordare quelli di Chicago, San Francisco e Forssa in Finlandia. In Italia 'Le giornate del cinema muto' di Pordenone, organizzate con la collaborazione della Cineteca del Friuli e del cineclub Cinemazero, e il f. 'Il cinema ritrovato', realizzato a Bologna in collaborazione con la Cineteca comunale, sono manifestazioni di grande prestigio e di estremo interesse, ricche di straordinarie retrospettive rigorosamente filologiche. Infine di rilievo la Settimana internazionale del cinema muto di Roma, promossa dal Museo internazionale del cinema e dello spettacolo.

Molte capitali ‒ da Mosca (v. Mosca, festival di) a Gerusalemme, da Dublino a Melbourne ‒ sono dotate di un proprio f., in genere prestigiose manifestazioni internazionali non competitive. In quest'ambito il Festival di Londra è un compendio delle opere migliori presentate altrove; il Festival di New York, ospitato al Lincoln Center, luogo prestigioso delle arti, mostra solo opere culturalmente qualificate; il Roma Film Festival è attento alle nuove tendenze, ma propone anche organiche 'ricostruzioni' delle opere dei maestri del cinema italiano. Dal 1985 si è imposto il Tokyo International Film Festival, solido punto di riferimento per la produzione asiatica. In quest'area geografica, la cui cinematografia è stata molto frequentata e premiata a partire dagli anni Ottanta, tra i f. più significativi si possono menzionare il Jakarta International Film Festival, l'Hong Kong International Film Market ‒ riservato a compratori e venditori, forse il più grande mercato di film dell'Asia ‒ nonché l'importante Festival di Shanghai. Il territorio canadese è sede di tre importanti f., quelli di Montréal, Vancouver e Toronto: quest'ultimo, non competitivo, è rivolto soprattutto ai professionisti dell'industria cinematografica e al grande pubblico, e punta quasi esclusivamente sul mercato, privilegiando in particolare la produzione statunitense.Uno sviluppo entusiasmante quello dei f., ma palesemente in contraddizione con la crisi dell'industria cinematografica che ‒ come effetto non secondario dell'avvento della televisione soprattutto commerciale e della fruizione di film sui supporti home video e satellitare ‒ ha visto una contrazione vistosa dei propri mercati. I f. sono venuti così a trovarsi attestati su una linea che ha dovuto rispondere da un lato alle esigenze della cosiddetta cinefilia, dei cultori appassionati, dei critici di professione; e dall'altro, soprattutto nelle manifestazioni più generaliste e di prestigio, a quelle dell'industria cinematografica, interessata a esse più che altro per lanciare i film sul mercato internazionale. Questa tendenza, potenziatasi soprattutto a partire dagli anni Ottanta del Novecento, ne ha a poco a poco snaturato o modificato il carattere di fenomeno popolare e di incontro artistico. Di sicuro è un merito dei f. quello di aver fatto da stimolo con le loro proposte alla conoscenza di innovazioni linguistiche, di nuove cinematografie o di nuovi talenti. Dai f. sono arrivati inoltre suggerimenti e incoraggiamenti alla produzione e stimoli alla formazione culturale del pubblico, frastornato da una indifferenziata offerta di spettacolo televisivo, mentre per altri aspetti sono state appagate le esigenze turistiche delle località più famose. D'altra parte, proprio il meccanismo 'gerarchico' dei premi e dei concorsi, la composizione delle giurie, un'impostazione a volte tendenziosa e personalistica nella direzione dei f. e nella selezione dei film, la commistione di interessi eterogenei, e qualche volta estranei all'arte e alla qualità, hanno provocato negli anni crisi, polemiche e contestazioni (nel 1968 vere e proprie 'rivolte' con scontri di piazza ai Festival di Cannes e di Venezia). La FIAPF riconosce ufficialmente soltanto alcuni tra i f.: oltre alla Mostra del cinema di Venezia e al Festival di Cannes, che godono di un particolare rilievo a livel-lo internazionale per il loro consolidato prestigio, anche i Festival di Berlino, Mar del Plata, Shanghai, Mosca, Karlovy Vary, Montréal, San Sebastián, Il Cairo, Tokyo.

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