Festival e premi cinematografici

Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2007)

Festival e premi cinematografici

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I festival

Nel 1932, con l'intento di far conoscere i prodotti migliori di un cinema inteso come forma d'arte, nacque il primo tra i festival cinematografici di prestigio, la Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. La manifestazione, che presto assunse cadenza annuale, conquistò subito autorevolezza, mentre le politiche culturali delle rispettive direzioni succedutesi nel corso degli anni assicurarono al festival il ruolo di significativa ribalta di cinematografie pressoché sconosciute in Occidente (per es., quella giapponese e quella della Repubblica popolare cinese negli anni Settanta), e contribuirono all'affermazione del miglior cinema italiano. Il successo subito ottenuto dalla mostra veneziana favorì la proliferazione di iniziative analoghe, la cui organizzazione a partire dal 1950 venne regolamentata dalla Fédération internationale des associations de producteurs de films (FIAPF), avviando procedure ufficiali di validazione.

Nel 1939, in polemica con le scelte del festival veneziano, allora in linea con le direttive del regime, fu istituito il Festival international du film di Cannes. Quest'ultimo è riuscito negli anni ad affermare il proprio prestigio coniugando le ragioni dell'arte e quelle dell'industria e del mercato, proponendosi di prestare attenzione alla qualità artistica ma anche all'aspetto industriale e spettacolare del prodotto cinematografico, e caratterizzandosi non solo come galleria di film importanti, ma anche come momento d'incontro professionale. La mondanità, gli interessi turistici in gioco, le parate di star resero subito quello di Cannes l'appuntamento più atteso dal pubblico e dagli addetti ai lavori per misurare 'lo stato delle cose' delle annate cinematografiche. Il Festival non mancò tuttavia di individuare nuove tendenze e di accompagnare il rinnovamento dei linguaggi cinematografici, valorizzare cinematografie inedite (come quella africana o quella iraniana), difendere il cinema d'autore e di qualità, senza trascurare l'aspetto spettacolare più amato dal grande pubblico. Il Festival di Cannes negli anni ha consolidato la sua funzione di 'specchio' dell'evoluzione di tendenze cinematografiche e di termometro del mercato cinematografico mondiale.

Il terzo appuntamento annuale tra i più importanti nel panorama mondiale dei festival cinematografici è l'Internationale Filmfestspiele Berlin. Presto conosciuto come Berlinale, fu istituito nel 1951 con l'obiettivo di elaborare una rassicurante immagine di ripresa della città, tormentata dalle conseguenze del disastro bellico. Il clima della guerra fredda in cui nacque e si sviluppò determinò una forte contraddizione nella sua politica culturale, che risultò ambivalente visto il rilievo dato alle ragioni dell'industria (con particolare riguardo agli interessi della cinematografia statunitense), e la sempre più accentuata apertura manifestata nei confronti delle diversità culturali e delle cinematografie del Terzo mondo. La fisionomia del Festival si è modellata nel tempo proprio su queste due esigenze divergenti, via via riflesse nel programma e nelle sezioni: fornire una cassa di risonanza ai grandi film statunitensi e nello stesso tempo dare spazio e visibilità alle cinematografie emergenti, alle tendenze del giovane cinema, ai film e agli autori dei Paesi non allineati con il blocco politico-culturale dell'Occidente (per es., la Cina, la cui cinematografia, riscoperta fin dalla metà degli anni Settanta, negli anni Novanta avrebbe ottenuto alla Berlinale una grande notorietà). Sin dagli inizi il festival si impose per la sua collocazione al centro dello scenario internazionale, acquistando un ruolo di spartiacque fra universi contrapposti ed esibendo la capacità di cogliere il mutamento fino a configurarsi come un 'ponte' artistico fra due mondi in conflitto ma non più irrimediabilmente separati. Parte integrante dei suoi programmi sono sempre state le incursioni nelle cinematografie extraeuropee (africana, indiana, latinoamericana), nonché l'attenzione verso i film sperimentali, il cinema militante, il nuovo documentarismo, i percorsi tematico-critici.

Accanto ai tre appuntamenti internazionali principali, vi è stata nel tempo una crescita esponenziale dei festival cinematografici, alcuni dei quali si sono distinti per le loro politiche coraggiose. In particolare, il Locarno International Film Festival, nato nel 1946, grazie alla politica neutrale della Svizzera nel corso della Seconda guerra mondiale, fu in origine un'ottima ribalta per presentare davanti a una giuria di critici i grandi film italiani dell'epoca. Si è poi via via imposto come uno dei luoghi di scoperta del nuovo cinema indipendente, delle cinematografie dell'Estremo Oriente, dei film censurati dalla Repubblica popolare cinese, proponendo una produzione inedita, valorizzando i nuovi talenti, concedendo diritto di parola al documentario, al fuoriformato, all'Underground e alle produzioni asiatiche, e rivolgendo una particolare attenzione al cinema contemporaneo.

Tra le altre manifestazioni di rilievo, da ricordare il Festival Internacional de Cine de Donostia-San Sebastián, che dal 1952 svolge un'opera di recupero della memoria cinematografica organizzando accurate retrospettive monografiche; il Tokyo International Film Festival, dal 1985 solido punto di riferimento per la produzione asiatica; il Fespaco (Festival Panafricain du Cinéma et de la télévision de Ouagadougou) in Burkina Faso, la più vasta vetrina sulla cinematografia africana; il Sundance Film Festival, voluto da R. Redford, che dalla metà degli anni Ottanta del Novecento offre visibilità a un cinema alternativo rispetto a quello hollywoodiano.

In Italia rivestono notevole importanza la Mostra internazionale del nuovo cinema di Pesaro (che continua a svolgere dal 1965 un ruolo fondamentale di riflessione anche teorica), gli Incontri internazionali del cinema di Sorrento, il Torino Film Festival, il Bergamo Film Meeting. Nell'ottobre 2006 è stato inaugurato il festival Cinema. Festa internazionale di Roma, realizzato con l'intento di dare l'avvio a una manifestazione in grado di ottenere prestigio a livello internazionale, attenta alle esigenze artistiche e di mercato.

I premi

Tra i riconoscimenti cinematografici, l'Oscar oltre a essere il premio più antico, continua a rimanere il più prestigioso, divenuto negli anni il simbolo, morale e materiale, dell'industria hollywoodiana. L'Oscar venne assegnato per la prima volta dai membri dell'AMPAS (Academy of Motion Picture Arts and Sciences) il 16 maggio 1929, per la produzione della stagione 1927-28 nella Blossom Room del Roosevelt Hotel di Hollywood. Sebbene con il succedersi delle edizioni sia stato oggetto di molte polemiche, ha riflettuto i mutamenti espressivi e tecnici del cinema, risultando caratterizzato, sin dalle origini, anche da una precisa logica commerciale e industriale: un riconoscimento dato da Hollywood a sé stessa, privilegiando i kolossal e il box office, e accorgendosi talvolta in ritardo dei suoi talenti.

In Italia i due premi più significativi sono i Nastri d'Argento e i David di Donatello. Questi ultimi, che furono istituiti nel 1955 da I. Gemini, presidente dell'AGIS, e così chiamati perché erano una riproduzione in oro di Bulgari della statua del David di Donatello, furono assegnati per la prima volta nel 1956 al cinema Fiamma di Roma, sotto l'Alto patronato del presidente della Repubblica e con il sostegno del Ministero dello Spettacolo. Nel 1957 la premiazione si spostò a Taormina, nel Teatro antico, d'intesa con l'ente provinciale per il Turismo di Messina e sino al 1977 i David continuarono a essere assegnati a Taormina, prima nell'ambito della Rassegna internazionale cinematografica di Messina, poi in quello del Festival delle nazioni. Dal 1978 al 1980 le premiazioni sono avvenute, rispettivamente, a Firenze, a Roma e a Taormina, per passare definitivamente a Roma dal 1981, variando di volta in volta le cornici. I Nastri d'Argento vantano il merito di essere il premio più antico dedicato al cinema, secondo soltanto agli Oscar. Costituito da un nastro argenteo rappresentante lo spezzone terminale della pellicola cinematografica, dalla prima cerimonia di assegnazione, avvenuta la sera del 29 luglio 1946 presso l'Hotel de Russie a Roma, il premio è stato attribuito ogni anno senza interruzioni, confermandosi testimone dell'evoluzione del cinema italiano.

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