FEDERICO VII re di Danimarca

Enciclopedia Italiana (1932)

FEDERICO VII re di Danimarca

Mario Menghini

Nato a Copenaghen il 6 ottobre 1808, morto nel castello di Glückesburg, nello Schleswig, il 15 novembre 1863. Figlio di Cristiano VIII e di Carlotta Federica di Meclemburgo-Schwerin, fu educato nel castello di Odensee, poi a Copenaghen; e giovanissimo, viaggiò a lungo, visitando la Germania, la Francia, l'Italia. Tornato in patria, nel 1828 sposò sua cugina Guglielmina, figlia di Federico VI, e pur dedicandosi agli affari di stato, attese particolarmente all'arte della navigazione. Nel dicembre del 1839 fu nominato governatore della Fionia. Annullato il suo primo matrimonio, nel 1841 sposò una principessa di Meclemburgo-Strelitz, e con essa trascorse per alcuni anni una tranquilla esistenza nella Fionia. Animato da sensi liberali, salito al trono alla morte di suo padre (20 gennaio 1848), cioè pochi mesi prima della rivoluzione del febbraio, Federico VII, che aveva già concesso una specie di carta costituzionale preparata da Cristiano VIII, si trovò in lotta col partito tedesco dei ducati di Holstein e dello Schleswig, che si ribellarono alla Danimarca, istituendo a Kiel un governo provvisorio (24 marzo 1848). Il sovrano fece allora convocare un'assemblea costituente, eletta per suffragio universale, organizzando a un tempo un esercito che marciò contro gl'insorti già padroni d'una parte dello Schleswig e il 9 aprile li sconfisse a Flenesburg. La Prussia andò allora in loro soccorso con un esercito che invase lo Jütland; ma consigliata dalle altre potenze conchiuse il 26 agosto 1848 la tregua di Malmö. Il 23 ottobre l'assemblea costituente si riunì a Copenaghen e redasse lo statuto costituzionale che il 5 giugno 1849 fu sanzionato dal re come legge fondamentale del regno di Danimarca. Ma nel frattempo riarse la guerra da parte della Prussia, e la lotta si svolse con alterna vicenda fino al trattato di Berlino del 2 luglio 1850, che però non fu accettato dagl'insorti del Holstein, contro i quali mosse in armi Federico VII, che li sconfisse pienamente sui piani d'Idsted (24-25 luglio 1850). Un protocollo, sottoscritto a Londra il 2 agosto col concorso delle grandi potenze, sanzionò l'integrità della monarchia danese, che, ancora una volta, non fu riconosciuta dagl'insorti, favoriti dagli Austriaci; e solamente il 18 febbraio 1852 il Holstein fu sgombrato dal nemico, e tornò in soggezione della Danimarca. L'8 maggio le grandi potenze, completando il protocollo dell'anno precedente, firmarom a Londra un nuovo trattato, in cui fu pure regolata la successione al trono danese, in caso si estinguessero eredi maschi nel ramo della casa regnante, e ciò per favorire il Holstein e il Lauenburg, in cui vigeva la legge salica, che non era riconosciuta dalla Danimarca. La risoluzione incontrò viva opposizione alla Dieta, e non fu approvata se non il 31 luglio 1853. Durante la guerra d'Oriente, Federico VII concluse un'alleanza di neutralità con la Svezia. Egli godette sempre una grande popolarità fra i suoi sudditi.

Bibl.: Al. Thorsøe, Kong Frederik VII's Regering, Copenaghen 1884-89, voll. 2; C. F. Holten, Vom dän. Hofe, Erinnerungen aus d. Zeit F.'s VI, Christians VIII u. F.'s VII, Stoccarda 1900.

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