Faust

Enciclopedia dei ragazzi (2005)

Faust

Mirella Schino

Il patto con il diavolo

Faust è un personaggio letterario nato nel 16° secolo. Appare in drammi, romanzi, opere liriche, balletti, spettacoli di marionette, di autori e periodi diversissimi. In ogni differente incarnazione la sua storia rimane essenzialmente la stessa: quella di un sapiente che vende l'anima al diavolo

Faust e don Giovanni

La storia di Faust, benché ogni narratore la rivesta di nuovi dettagli e significati, racconta di un sapiente non più giovane, studioso di teologia, di filosofia e di altre scienze, che per ottenere conoscenze ancora più vaste, potere e giovinezza vende la propria anima al diavolo mediante un contratto firmato col proprio sangue.

Al centro del mito di Faust vi è dunque il problema del male (bene e male). Ma essenziale, in questo personaggio, è anche l'intensità dei desideri, intellettuali e sensuali, da cui è dominato. Faust è stato infatti messo spesso in relazione con il personaggio di don Giovanni, lo scatenato e vitalistico seduttore. In entrambi la fame di vita, intellettuale e sensuale per Faust, carnale in don Giovanni, raggiunge livelli ultraumani, ed entrambi avvertono la disparità tra i loro desideri e le limitate possibilità di un essere umano. Faust e don Giovanni sono personaggi più grandi del loro peccato.

Mefistofele

Nella nostra civiltà e nella nostra epoca, l'immagine di un patto con il diavolo non fa più paura. Ma i bisogni che spingono Faust a cercare di vendere la propria anima a Mefistofele ancora ci toccano: il desiderio di conoscenza (nella versione di Wolfgang Goethe); di una nuova giovinezza (ancora in Goethe e nell'opera lirica di Charles Gounod); la ricerca della saggezza (nel dramma di Gotthold Lessing); del potere (nel dramma di Christopher Marlowe), o anche di quella forma di potere che è la perfetta riuscita artistica (Thomas Mann).

Altre volte ciò che porta Faust a incontrare il diavolo è una curiosità priva di freni morali (nel romanzo del francese Jacques Cazotte); la noia (nello scrittore russo Aleksandr Puškin) o la ribellione (in Hector Berlioz). Bisogni intellettuali, a cui è necessario aggiungere (soprattutto nei copioni delle compagnie di attori secenteschi, ma anche in Calderón de la Barca) la passione di un uomo ormai anziano per le donne.

Per poter esaudire i propri desideri, Faust è disposto a scendere a patti con il male: a cedere l'anima, che è invisibile, facile da sacrificare. Però preziosa, perché rappresenta l'essenza stessa di una persona.

Faust, un po' come don Chisciotte con Sancio Panza, non è solo un personaggio, è la metà di una coppia straordinaria. Nel suo caso, la seconda metà è il diavolo, Mefistofele, un personaggio complementare, che in alcune versioni (per esempio, nell'opera di Arrigo Boito), diventa un vero protagonista. Mefistofele, che appare di volta in volta sotto l'aspetto di un ricco cavaliere, di un can barbone, di un frate col saio, rappresenta, inoltre, particolarmente a teatro, il filone comico, che contraddice, e proprio perciò rafforza, quello pauroso.

Margherita

Faust appartiene soprattutto, ma non solo, alla cultura tedesca. È una leggenda nata nel corso del 16° secolo sulla base di un personaggio storico vissuto a fine Quattrocento. Per tre secoli la storia di Faust ha affascinato gli scrittori, in particolare all'inizio dell'Ottocento, con il Romanticismo, ed è rimasta viva anche in seguito.

La versione più importante è quella scritta da Goethe tra il 1773 ed il 1832: una complessa riflessione sul significato sul male come aiuto, sia pure involontario, al bene, per realizzare cioè un disegno divino. Il Faust di Goethe non va all'inferno, come in quasi tutte le altre versioni, ma riacquista l'anima: la sua fede nella vita lo ha portato, alla fine, a lavorare per il bene dell'umanità. Inoltre, intercede per lui in cielo la donna di cui ha ucciso il fratello, che ha reso madre, abbandonata, e portata quasi alla follia: Margherita.

Margherita è il terzo polo della storia di Goethe: una ragazza semplice, corteggiata e sedotta dalla coppia malefica, che in carcere ‒ sul punto di essere condannata a morte per infanticidio ‒ ha la forza di rifiutare l'aiuto del diavolo e si salva.

CATEGORIE
TAG

Romanticismo

Infanticidio

Don giovanni

Mefistofele

Teologia