Montuòri, Eugenio

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Architetto (Pesaro 1907 - Roma 1982). Esponente del razionalismo italiano tra le due guerre, con L. Piccinato, G. Cancellotti e A. Scalpelli realizzò Sabaudia (1933) e Carbonia (1938) con I. Guidi e C. Valle. Partecipò ai principali concorsi indetti dal regime fascista: città universitaria di Roma (1933), palazzo del Littorio (1935), stazione di Venezia (1935), piano regolatore di Aprilia (1936), piazza imperiale per l'E42 (1938-39). Nel dopoguerra fu tra gli architetti vincitori del concorso per la stazione Termini (1947). Costituito uno studio tecnico a Roma con L. Calini (SMC), collaborò spesso con A. Libera (cinema Airone, 1955; palazzo per uffici in via Torino, 1958, a Roma); realizzò in collab., sempre a Roma, abitazioni popolari a Torre Spaccata (1958-60) e un palazzo per uffici in via Po (1964).

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