ESTREMO ORIENTE, Territorio dell'

Enciclopedia Italiana (1932)

ESTREMO ORIENTE, Territorio dell' (A. T., 103-104)

Giorgio Pullè

Il 21 ottobre 1920, dopo cacciate da Čita le forze del generale zarista Semeuov, si costituì la Republlica dell'Estremo Oriente; successivamente, il 14 novembre 1922, l'assemblea nazionale di Čita proclamò la sua unione con la Repubblica Russa Socialista Federativa Sovietica (R. S. F. S. R.). Il territorio dell'Estremo Oriente (Dalnij Vostok) misura, attualmente, una superficie di 2.717.700 kmq. ed è diviso in quattro governi, e cioè dell'Amur, con capoluogo Blagoveščensk, della Transbaicalia, con capoluogo Čita; del Camciatca, con capoluogo Petropavlovsk Kamčatskij; del Primore o regione marittima, con capoluogo Vladivostok. I suoi limiti sono: a S., dapprima la Mongolia, poi il corso dell'Argun e dell'Amur e infine quello dell'Ussuri, che lo separa dalla Manciuria; ad E., l'Oceano Pacifico; a N. e a O., una linea serpeggiante, che si sviluppa lungo i monti Jablonoi e Stanovoi, per finire alla baia di Čaun sul Mar Glaciale Artico. È un territorio prevalentemente costituito di alte terre, in cui gli altipiani si alternano alle catene montuose; fra queste le più importanti sono quelle degli Jablonoi e degli Stanovoi, che si sviluppano dalla regione del Bajkal alla pemsola dei Ciukci con direzione da SO. a NE.; non sono molto elevate e la loro altitudine diminuisce sempre più procedendo verso N. Altra catena montuosa importante è quella dei monti Sichota (Sichota Alin), che si sviluppa dalla foce dell'Amur alla baia di Vladivostok. La penisola del Camciatca (v.) è, a sua volta, attraversata da una catena di monti, che ne formano come l'ossatura, e ove si trova la cima più elevata di tutta la Siberia, il Ključev (4804 m.), vulcano ancora attivo. Il litorale può essere diviso in tre sezioni del Mar Glaciale Artico, di aspetto uniforme, con le due baie di Čaun e di Koljuči, ingombre, durante buona parte dell'anno, di ghiacci; del Mar di Bering, con il grande golfo dell'Anadyr e varie altre baie lungo la costa orientale del Camciatca, anch'esso con coste elevate e occupate dai ghiacci durante buona parte della stagione invernale; del Mare d'Ochotsk, grande mare periferico, limitato ad E. dalla penisola del Camciatca e dalle isole Kurili, con la grande isola di Sachalin ad o., separata dalla costa asiatica dal Canale di Tartaria. All'estremo meridionale poi si apre la Baia di Pietro il Grande con il porto di Vladivostok, unico punto di tutta la costa, il quale abbia veramente importanza come centro marittimo.

Il clima è, in linea generale, assai freddo; le temperature invernali discendono a decine di gradi sotto zero, provocando periodi di gelo prolungati; i corsi d'acqua gelano dall'ottobre all'aprile e il mare, soprattutto in vicinanza della costa, è coperto da una crosta di ghiaccio, compatta, ininterrotta, le temperature estive sono, nella Transbaicalia e nella regione amuriana, assai elevate; soltanto la regione dell'Ussuri ha clima più mite. I corsi d'acqua più importanti sono l'Anadyr e la Penžina nell'estremo NE. e l'Amur al S., che con i suoi affluenti costituisce un'ottima via navigabile. Esistono anche alcuni laghi, dei quali più notevole è il Chanka. La vegetazione spontanea è assai sviluppata e molto ricca di specie arboree, soprattutto conifere e betulle; tuttavia nell'estremo NE. compare la tundra e, verso il limite meridionale, sono frequenti le zone steppose. La fauna è pure abbondante e variata; frequentissimi gli animali da pelliccia, i lupi, le volpi, e, nella regione ussariana e amuriana, le tigri e altri animali feroci; i corsi d'acqua abbondano di pesci, specialmente l'Amur.

La composizione etnica del territorio dell'Estremo Oriente è abbastanza varia e complessa. Elemento prevalente sono i Russi (62,5%), ai quali si deve aggiungere il 16,8% di Ucraini e il 2% di Russi Bianchi; vengono poi i Coreani (4,5%), i Cinesi (6%), i Giapponesi (i %) e pochi Ebrei; il rimanente è costituito da popolazioni indigene (Ciukci, Camciadali, Tungusi, Coriachi, Goldi, Buriati, Ghiliaki), parte nomadi, cacciatori e allevatori di bestiame, parte sedentarî e agricoltori. La popolazione complessiva ammonta (1926) a 1.875.000 ab., di cui circa un quarto abita nelle città. Le città più importanti sono nta (61.000 ab.), Blagoveščensk (61.000 ab.), Chabarovsk (34.000 ab.) e Vladivostok (108.000 ab.).

L'attività economica ha carattere agricolo con prevalenza della coltivazione dei cereali, dell'allevamento, dello sfruttamento delle risorse forestali, della caccia e della pesca. Vi è qualche prodotto minerario, come oro e ferro. Le vie di comunicazione sono costituite dalla via fluviale dell'Amur e dei suoi affluenti e dall'estrema sezione della ferrovia transiberiana, la transamuriana, da Čita a Vladivostok.

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