Hemingway, Ernest

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Scrittore statunitense (n. Oak Park, Illinois, 1899 - m. Sun Valley, Idaho, 1961). Romanziere tra i più celebri del Novecento, tema ricorrente di tutta la sua opera è la sfida alla morte, carattere distintivo anche di un percorso di vita singolare, conclusosi con il suicidio. In posizione polemica contro ogni abbandono emotivo, con i suoi laconici dialoghi e il tono verbale sempre un po' al disotto della situazione, volontariamente implicante più di quanto dice (understatement), H. inaugurò quella narrativa sconcertante (hard-boiled) che ha avuto tanti seguaci e imitatori. Autore del più importante romanzo sulla prima guerra mondiale, A farewell to arms (1929), tra le sue opere principali occorre citare anche For whom the bell tolls (1940) e The old man and the sea (1952), vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1954.

Vita e opere

Figlio di un medico, iniziò, non ancora ventenne, a collaborare con un giornale di Kansas City. Durante la prima guerra mondiale combatté sul fronte italiano e rimase ferito, guadagnandosi la medaglia d'argento al valor militare. Fu a Parigi (1921-26) col gruppo degli espatriati americani e subì l'influenza dello stile di G. Stein (Three stories and ten poems, 1923; In our time, 1925); i ricordi del soggiorno francese sono stati pubblicati postumi in A moveable feast (1964). I primi libri che inaugurarono quel dialogo laconico e quel tono verbale sempre un poco al di sotto della situazione, implicante più di quanto dice (understatement), e quel conseguente carattere sconcertante della narrativa (cosiddetta hard- boiled), che in lui nascevano da una polemica contro ogni abbandono emotivo, furono The sun also rises (1926) e A farewell to arms (1929). Con Death in the afternoon (1932), e Green hills of Africa (1935) diede incremento a tutta la contemporanea narrativa anglosassone di reportage. Al centro del suo mondo interiore sta l'esigenza di una norma individuale, di un personale codice d'azione come unico valore riconosciuto. Così anche nelle sue novelle, raccolte insieme con una commedia (The fifth column and the first forty-nine stories, 1938). Al principio di monotonia che tale situazione interiore sembra determinare non si sottraggono neanche, nonostante maggiori contatti umani, i personaggi delle opere successive: To have and have not (1937), For whom the bell tolls (1940). Sono anche da ricordare: The torrents of spring (1926), Across the river and into the trees (1950), e uno dei suoi più felici racconti: The old man and the sea (1952).

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