PRAMPOLINI, Enrico

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)

PRAMPOLINI, Enrico

Corrado MALTESE

Pittore, scenografo, teorico e scrittore d'arte, nato a Modena il 20 aprile 1894. Frequentò giovanissimo l'Accademia di belle arti di Roma. Nel 1912 aderì al movimento futurista, contribuendovi con numerosi "manifesti" e scritti polemici. Dopo la fine della prima Guerra mondiale ha compiuto numerosi viaggi all'estero e ha vissuto a Parigi dal 1925 al 1937, sempre scrivendo e assumendo anche iniziative di carattere organizzativo e pratico (Casa d'arte italiana, Roma 1917-21; Teatro della pantomima futurista, Parigi, Torino, Milano, 1927-28; direzione della rivista Noi, Roma 1916-25; Stile futurista, Torino 1933-1936; direzione di Esprit nouveau, 2a serie, Parigi 1927, assieme a P. Dermée e M. Seuphor, ecc.). Dopo il 1937 si è stabilito a Roma.

Dopo un periodo preparatorio in cui ha assimilato, assieme agli elementi futuristi, quelli del cubismo e dell'astrattismo (es. Architettura della tarantella, 1922, Łodź, Museo d'arte; Danza meccanica, 1924), il P. si è avviato gradatamente attraverso forme puramente astratte e mezzi "polimaterici", verso una rappresentazione di visioni fantastiche di forte luminosità, oggetti e corpi "cosmici", che simboleggiano di fatto il potere dello spirito umano sulle forze naturali, attraverso i mezzi della civiltà moderna e la sua compenetrazione con esse (es. La magia della stratosfera, 1931; Metamorfosi geologica, 1933; Pittura solare, 1939, ecc.).

Suoi scritti: Scenotecnica, Milano 1940; Picasso scultore, Roma 1943; Arte polimaterica, ivi 1944.

Bibl.: Neue europäische Graphik, italienische und russische Künstler, Weimar 1921; F. Pfister, E. P., Milano 1940.

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