Bourdelle, Émile-Antoine

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Scultore francese (Montauban 1861 - Vésinet 1929). Studiò a Tolosa, poi a Parigi con J. Dalou e J.-J. Falguière e infine con A. Rodin, col quale rimase quindici anni. Circa il 1900 cominciò a orientarsi verso effetti di monumentalità ottenuti mediante una stilizzazione formale ispirata alla scultura arcaica (testa di Apollo, 1900; varie statue di soggetto classico, 1903-07; Ercole saettante, 1909, varî esemplari a Parigi, Roma, Praga, ecc.; decorazioni del teatro dei Champs-Élysées, 1912). Morto Rodin, B. divenne il caposcuola della scultura francese. Ma nelle opere monumentali più famose (statua della Vergine, 1919; della Francia, 1923; monumento del generale Alvear a Buenos Aires, 1923; Epopea polacca, 1929, ecc.) l'assunto celebrativo prevale sulla ricerca formale. Eseguì anche molti ritratti, pastelli, affreschi mitologici e composizioni decorative nello stile delle pitture vascolari, in gran parte conservati, insieme con le sculture, nel suo studio parigino (Mus. Bourdelle).

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