ELBA

Enciclopedia Italiana (1932)

ELBA (ted. Elbe; slavo Labe; A. T., 53-54-55 e 59-60)

Arrigo LORENZI

Fiume dell'Europa centrale, con un corso lungo 1112 km. Nasce nella Boemia (Monti dei Giganti) e sbocca nel Mare del Nord. Ha origine a circa 1350 m. s. m., per due rami principali, dei quali uno nasce sotto lo Sněžka (in tedesco: Schneekoppe: 1603 m. s. m.), fra la cresta prinicipale dei Monti dei Giganti e il Kozí hřbet (in tedesco Ziegenrücken) e con direzione da ponente a levante, percorrendo una forra (in cèco: Čertův dul), va a unirsi all'altro ramo sorgentifero Questo attraversa pure una profonda forra, il Labský důl (in tedesco: Elbgrund), nella quale precipitano con due cascate le acque provenienti dall'Elbwiese e dalla Pančava (in tedesco Pantschwiese).

La confluenza dei due rami è presso Mädelstegbaude, dove la corrente comincia a chiamarsi Elba e prende direzione generale verso S.; a monte della confluenza con la Chrudimka, dove sorge l'industre città di Pardubice, volge a ponente e poi, da Kolín, nettamente a NO. Questa la direzione prevalente che manterrà sino alla foce e che corrisponde a una delle più spiccate disposizioni del rilievo germanico, dipendente da movimenti tettonici, detta erciniana.

Dopo aver ricevuto un importante affluente, la Moldava (in cèco Vltava, in ted. Moldau), che viene dalla Selva Boema e con gli affluenti forma un sistema simmetrico che emunge tutta la Boemia, l'Elba diventa navigabile a Mĕlník, in Boemia, a 842 km. dalla foce. E poiché la Moldava è navigabile fino a České Budějovice, così la grande via fluviale dell'Elba è distante da quella del Danubio appena 70 km. Ricevuto l'Ohře (in ted.: Eger), l'Elba attraversa le Medie Montagne della Boemia, e poi lascia il territorio boemo ed entra nella zona arenacea della cosiddetta Svizzera Sassone, lasciando il territorio boemo fra Hřensko (Herrenkretschen) e Schmilka. La stretta valle con la quale supera quei rilievi formanti la cintura del Massiccio Boemo, si allarga presso Pirna a formare il bacino di affondamento di Dresda che il fiume lascia presso Meissen. Quindi attraversa le alture che lo separano dal bassopiano della Germania settentrionale, e la valle si allarga sempre più; presso il villaggio di Kreinitz, prossimo al confine tra Sassonia e Prussia, l'Elba entra nel bassopiano che seguendo gli alvei di disgelo glaciale percorrerà per 733 km. del suo corso. Quivi il pelo d'acqua è a 83 m. s. m. Nell'ampia e poco profonda bassura nella quale il fiume scorre, si notano tuttora alvei derelitti, ora asciutti, ora ricettanti lunghi stagni che il popolo chiama Vecchio Elba e che attestano i cambiamenti che questo fiume ha subito. Qualcuno di questi vecchi alvei è stato occupato da un afluente. Il corso del fiume descrive grandi curve, delle quali alcune furono abbandonate per cause naturali, altre per opera dell'uomo: nel tronco fra Kreinitz e Pretzsch il fiume allunga il suo corso di quasi il doppio della distanza fra questi due luoghi, per modo che la recisione artificiale dei meandri si rese più volte necessaria. A valle di Torgau, l'Elba passa tra il ripiano del Fläming e il paese antistante al Harz e segue l'alveo diluviale di Breslavia, il più meridionale dei grandi solchi di fusione glaciale del Bassopiano Germanico. Là dove le falde del ripiano del Fläming si avvicinano alle fertili collinette della Börde situate sulla sinistra del fiume, si forma un restringimento che la natura indicava come punto opportuno a valicare la corrente e con ciò allo sviluppo di un centro urbano: questo è Magdeburgo, dove il livello ordinario del fiume è a 36 m. s. m. Poco a monte, la Saale accresce la corrente del tributo di buona parte della Turingia. A valle di Magdeburgo, il fiume non segue la prevalente direzione di NO., ma quella di NNE., cioè verso la Havel e il territorio di Rathenow. Infatti, dopo la scomparsa della cappa di ghiaccio quaternaria, l'Elba, come provano cospicue tracce di alvei e il suo caratteristico lim0 argilloso grigio azzurro, aveva questa direzione prima di prendere l'attuale corso più occidentale ai piedi del ripiano di Arneburg; per questo passaggio, con direzione S.-N., raggiunge l'antico alveo, che da Eberswalde è diretto ad Amburgo. Questo alveo apre anche un'ampia via verso levante, cioè verso l'Oder, la Warthe e la Netze, onde si poterono con facilità aprire i canali che con la Havel e la Sprea servirono a collegare l'Elba all'Oder. A monte della confluenza della Havel, presso Werben, la correme, qui a 22 m. s. m,, volge nuovamente a NO. passando fra la brughiera di Lüneburg e il ripiano del Mecklenburgo, e mantiene questa direzione sino alla foce. Presso Bleckede incominciano le Marschen, cioè le fertili alluvioni della zona litoranea che s'insinua lungo il fiume fra i ripiani del Geest. A monte di Amburgo il fiume si divide in più bracci (Norder Elbe e Süder Elbe i principali) che si riuniscono a monte di Blankenese. Qui incomincia l'ampio e profondo estuario con cui il fiume sbocca nel Mare del Nord e che è come una lunga baia in cui il mare si addentra nella terraferma. Presso Brunsbüttel è largo 7 km, presso Kuxhaven 15 km. Qui il potente flusso raggiunge in media 3 metri, ad Amburgo 1,9 e si fa sentire sino a 165 km. dal mare, nei canali del paese della Havel. Esso facilita l'ascesa dei maggiori piroscafi sino ad Amburgo, dove incomincia la navigazione con natanti esclusivamente fluviali. Subito a monte dell'estuario, dove i ripiani del Geest si avvicinano da due parti alla corrente, era il punto in cui alle comunicazioni dirette trasversalmente alla direzione del fiume conveniva attraversare il corso terminale; in questo importante nodo di traffico doveva svilupparsi una grande città, Amburgo.

L'Elba è una linea navigabile di somma importanza, sia per la lunghezza, sia per la posizione centrale nell'Europa mediana e per le comunicazioni che vennero aperte tra esso e i grossi fiumi scorrenti a levante, sia ancora per il fatto che con il suo deflusso da SE. a NO. si avvicina al Baltico, tanto che con questo mare si poté farlo comunicare, collegando con un canale l'Elba alla Trave (67 km.) e conducendo il canale marittimo dal Baltico al Mare del Nord a sboccare nell'estuario.

Né minore è l'importanza dell'Elba sotto il riguardo della storia. Benché in qualche parte sia stato superato dagl'invasori slavi, fu questo l'ostacolo naturale al quale si arrestò lo slavismo: appoggiate a questa linea, Carlomagno istituì le marche della Turingia, della Franconia e della Boemia. L'Elba è parte dell'importantissimo confine storico tra Europa orientale e occidentale. Da esso procedette la conquista dei paesi a E. del suo corso da parte dei Tedeschi e quelle stesse vie che da E. e da SE. conducono all'Elba il commercio, valsero, in senso inverso, alle spedizioni militari, alla propaganda cristiana e alla colonizzazione germanica.

Bibl.: Die Stromgebiete des Deutschen Reiches: Elbestrom, 1898; Varges, Der Lauf der Elbe im Norddeutschen Flachlande, I, Ruhrort 1891.

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