Vilde, Eduard

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Giornalista e romanziere estone (Pudivere 1865 - Tallin 1933). Acquistò grandissima popolarità con Külmale maale ("Verso il Paese freddo", 1896), romanzo realistico su un bracciante agricolo che finisce condannato in Siberia. Grande successo ebbe poi una sua trilogia storica (1902-08), apertasi con Mahtra sõda ("La guerra di Mahtra"), che descrisse con un realismo più studiato e con abilità drammatica i profondi sconvolgimenti sociali nell'Estonia dell'Ottocento. Il suo ultimo romanzo, Mäeküla piimamees ("Il cascinaio di Mäeküla", 1916), tratta una semplice storia d'amore con finezza, distacco e saggezza umana tali da farne un classico, come lo sono, nel loro genere, pure le due commedie brillanti Tabamata ime ("Il miracolo sfuggito", 1912) e Pisuhänd ("Il portatesori", 1913). È stata pubblicata la raccolta completa delle sue opere (Kogutud teosed "Tutte le opere", 33 voll., 1923-33).

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