Michals, Duane

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Fotografo statunitense (n. McKeesport, Pennsylvania, 1932). Compiuti gli studi artistici alla University of Denver (1953), ha lavorato nell'ambito dell'editoria e della pubblicità. Durante un breve soggiorno in Unione Sovietica (1958) ha scoperto la fotografia, di cui si è poi totalmente occupato, lavorando, tra l'altro, per diverse riviste (Vogue, New York Times, ecc.). Particolarmente interessato al ritratto, vi si è dedicato con continuità; nei primi lavori redazionali M. ha proposto ritratti di artisti (R. Magritte, M. Duchamp, P. .P Pasolini, A. Warhol, ecc.), accentuando il carattere evocativo della fotografia. Nel 1966 ha iniziato a realizzare immagini organizzate in sequenze narrative, elaborando un inventario dei miti e delle ossessioni dell'umanità (The fallen angel, 1968; The spirit leaving the body, 1968; Death comes to the old lady, 1969) e narrando, con sottile vena ironica, il rapporto dell'uomo con sé stesso e con il mondo circostante (Paradise regained, 1973; Take one and see mount Fujiyama, 1975). Nel 1974 ha iniziato a scrivere testi sul margine delle fotografie, accentuando la natura intimista dell'immagine costruita (This photograph is my proof, 1974; The unfortunated man, 1976; The ideal city, 1980). Alle sue opere sono state dedicate importanti esposizioni (Art Institute, Chicago, 1968; Museum of modern art, New York, 1970) e sue immagini sono presenti in importanti istituzioni e musei. M. è autore di diversi libri (Real dreams, 1977; Book of sleep and dreams, 1984; Eros and Thanatos, 1993; Salute, Walt Whitman, 1996).

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