Nichilistico, delirio

Dizionario di Medicina (2010)

nichilistico, delirio


Insieme di sintomi psichici, detto anche sindrome di Cotard, che si manifesta nei pazienti depressi gravi e psicotici, con il convincimento che il mondo o essi stessi non esistano (del tutto o in parte): per es., che il sole è spento o che il loro corpo all’interno è vuoto. Si può arrivare alla negazione delirante della propria persona (non esisto, non sono mai nato); alcuni sono convinti di essere morti. Questo vissuto di nullità e mancanza di senso è stato descritto e introdotto in psicopatologia dallo psichiatra fenomenologo Karl T. Jaspers, che ne parla come di un continuum tra forme nevrotiche e psicotiche: i pazienti sono affetti da anedonia, ansietà melanconica, idee di dannazione o di possessione, tendenze autolesive, idee di immortalità. La tendenza ad attribuire a sé stessi la responsabilità di eventi esterni può far assumere al delirio n. connotazioni di tipo cosmico per cui la persona è convinta che il destino del mondo intero è inscindibile dal suo; il delirio n. può assumere anche la connotazione di una megalomania a rovescio, come condanna a vivere in eterno per poter soffrire ed espiare così in parte le proprie colpe, e l’immortalità rappresenta un evento terribile. In questa fase non sono rari la messa in atto di condotte autolesive e automutilanti e l’affiorare di idee suicide. La cura si attua con farmaci antidepressivi o terapia elettroconvulsivante (elettroshock).

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