Delft

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Città dei Paesi Bassi (96.058 ab. nel 2008) fra l’Aia e il fiume Mosa, in comunicazione con questo e con il Reno per mezzo del canale dello Schie. È circondata e attraversata da canali. Molto sviluppata è l’attività industriale, con complessi metallurgici, meccanici, elettrotecnici, farmaceutici, conciari, alimentari, cartari, del vetro e delle ceramiche.

Nominata già alla fine del 10° sec., ebbe nel 1246 da Guglielmo II, conte d’Olanda, privilegi e diritti di città; nel corso del 14° sec. era prospera per l’industria della birra e dei drappi; nel 16°-18° sec. si sviluppò la produzione di maioliche e D. divenne il principale centro in Europa d’imitazione della porcellana cinese, oltre a produrre una decorazione originale, turchina su fondo bianco e, più rara, su fondo nero. Decadde economicamente per la concorrenza di Leida nell’industria della lana e di Rotterdam nel commercio.

Ha l’aspetto di una tipica città commerciale del Seicento ricca di importanti monumenti: la Oude Kerk (13°-16° sec.); la Nieuwe Kerk, fondata nel 1354 (nel coro, il grandioso sepolcro di Guglielmo il Taciturno di H.C. de Keyser, 1616-21); la chiesa vecchia cattolica; il Municipio (1618-22, H.C. de Keyser); il Prinsenhof, antico convento di terziarie francescane (15° sec.), poi residenza di Guglielmo il Taciturno, sede del museo della casa d’Orange e del museo municipale. Notevole la biblioteca dell’Istituto di tecnologia. TAV.

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