Lloyd George, David

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Uomo politico inglese (Manchester 1863 - Llanystumdwy, Galles, 1945). Liberale, deputato ai Comuni a partire dal 1890, promotore di significativi provvedimenti nell'ambito delle politiche sociali, fu a capo di due governi (1916-19; 1919-22). Svolse un importante ruolo di mediazione alla Conferenza di pace di Versailles (1919) e nell'istituzione della Società delle Nazioni. Riuscì inoltre a porre termine alla rivolta in Irlanda facendo accettare il trattato del 1921, che instaurava lo Stato libero d'Irlanda lasciando alla Gran Bretagna sei province dell'Ulster.

Vita e attività

Liberale di tendenza radicaleggiante, sedette per 54 anni ai Comuni a partire dal 1890. Si oppose alla politica sud-africana di J. Chamberlain; presidente del Board of Trade nel ministero Campbell-Bannerman (1905), divenne cancelliere dello Scacchiere con Asquith (1908). Il bilancio (1909) da lui proposto, che colpiva i grandi proprietarî e i monopolî, provocò una delle più profonde crisi costituzionali della storia inglese. Essendo stato respinto il bilancio dai Lord, i liberali, mantenendosi al governo, dopo le elezioni del genn. 1910, con l'appoggio dei laburisti e dei nazionalisti irlandesi, fecero votare dai Comuni il Parliament Bill, limitante il potere di veto dei Lord. Vinta la reazione dei Pari attraverso nuove elezioni (dic. 1910), Ll. G. ottenne fosse approvato un grandioso progetto sulle assicurazioni sociali e sui sussidî di disoccupazione. Ministro delle Munizioni (luglio 1915), propose una spedizione in Oriente, che si ridusse a quella che fu la spedizione di Salonicco. Ministro della Guerra (1916), venuto in urto col primo ministro Asquith, con l'appoggio dei conservatori lo spinse alle dimissioni, diventando egli capo di un governo di coalizione (dic. 1916), che presiedette con energia dando nuovo impulso alla condotta del conflitto. Alla conferenza di Versailles, mediatore tra Wilson e Clemenceau, si oppose ai Francesi che avrebbero voluto imporre severissime condizioni ai vinti, ma cedette sulla questione della Sarre e accettò l'inserzione del Patto societario nel trattato di pace, secondo il programma di Wilson. Il suo ministero postbellico (nelle elezioni del dic. 1918 la coalizione aveva ottenuto una larga maggioranza) fu caratterizzato da numerosi scioperi, composti spesso per la sua mediazione, e dalla rivolta in Irlanda, cui riuscì a porre termine facendo accettare il trattato del 1921, che instaurava lo stato libero d'Irlanda. Usciti i conservatori dalla coalizione per la divisione dell'Irlanda e per l'incerta sua politica verso i Turchi, questi si dimise (ott. 1922) e, poiché il partito liberale si andava disgregando, appoggiò da allora i laburisti, tornando a proporre nuovi grandiosi programmi di riforme. Fu fatto conte nel 1945.

Opere

Interessanti per la conoscenza del periodo della guerra e del dopoguerra le sue War memories (1933-36) e The truth about the peace treaty (1938).

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